Luciano Spalletti sta vivendo un momento di grande difficoltà, passando dall’essere considerato un eroe a Napoli a divenire il responsabile di un fallimento con la Nazionale italiana. La sua Italia ha disputato un Europeo deludente, uscendo di scena contro la Svizzera senza mai davvero entrare in partita. Il commissario tecnico è ora sotto accusa, dopo che solo un anno fa veniva celebrato come re indiscusso del calcio partenopeo. L’edizione odierna de Il Corriere della Sera ha analizzato la situazione del tecnico e il clima nel ritiro della Nazionale.
Italia, Spalletti sempre più solo: clima pesante durante il ritiro
Spalletti si trova a fare i conti con una preparazione fisica che sarà attentamente esaminata, visto che la squadra, ad eccezione del primo tempo contro l’Albania, è apparsa sempre in difficoltà. Ma il problema principale sembra essere il rapporto con il gruppo. Spalletti è profondamente deluso e si sente tradito dalla squadra. Dall’altro lato, i giocatori non hanno compreso le idee dell’allenatore. Il feeling tra il tecnico e la squadra non è mai scattato.
Chi ha vissuto il ritiro azzurro parla di un clima pesante, con poco divertimento e troppa tattica. I giocatori in campo erano preoccupati di rispettare le indicazioni tattiche. La sensazione è che il progetto di Spalletti fosse troppo ambizioso per essere trasmesso al gruppo in appena dieci giorni di preparazione. I discorsi sulla responsabilità di vestire la maglia azzurra, uno dei punti fermi del c.t., si sono rivelati un boomerang, caricando la squadra di una pressione eccessiva e negativa.
Andrea Alati
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