Palacios rappresenta l’identikit che la società andava e va cercando: non troppo costoso, ma soprattutto futuribile. Un calciatore giovane da inserire nella rosa di Simone Inzaghi, da far crescere senza troppe pressioni. Come Bisseck, oggi perfettamente in grado – svarione di Genova a parte – di far parte dei tre davanti a Sommer.
Inter, Palacios è arrivato a Milano: lunedì visite mediche
Tomas Palacios è virtualmente un nuovo giocatore dell’Inter. Il difensore classe 2003 infatti è sbarcato a Milano domenica mattina mentre le classiche visite mediche di rito e la firma sono previste nella giornata di lunedì. I nerazzurri venerdì avevano raggiunto l’accordo definitivo con l’Independiente Rivadavia per chiudere a 6,5 milioni di euro, senza percentuali sulla futura rivendita.
Il cartellino del difensore argentino è diviso tra l’Independiente, dove ha giocato in prestito nell’ultima stagione, e il Talleres, club in cui è cresciuto e che possiede il suo cartellino: la Rivadavia si prenderà anche il restante 50% del cartellino di Palacios.
Il giocatore da giorni aveva lasciato Rivadavia, tornando a Buenos Aires in attesa della fumata bianca tra i club. Negli scorsi giorni aveva respinto offerte dalla Germania e dall’Inghilterra, la sua idea è sempre stata chiara: sin dall’inizio ha voluto soltanto l’Inter, non a caso ha deciso di imbarcarsi su un aereo che lo avrebbe portato a Milano ancora prima del via libera definitivo tra i due club.
Contento anche Simone Inzaghi che da tempo aveva sottolineato la necessità di avere un difensore visto l’infortunio di Buchanan: Palacios, che vanta la percentuale più alta di duelli difensivi vinti nel campionato argentino ed è il centrale che ha tentato più dribbling al mondo secondo Data MB, nei piani del tecnico dovrebbe diventare il vice Bastoni.
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