Sabato si terrà l’attesa assemblea dei soci del Barcellona, in un clima di forte tensione elettorale. Il presidente Joan Laporta è sotto esame, con la sua gestione economica al centro delle critiche. Nonostante le prestazioni sportive della squadra siano altalenanti, il dissenso tra i soci si fa sentire sempre più forte, e si delineano potenziali alleanze contro Laporta. L’attuale presidente, tuttavia, sembra ignorare gli attacchi dell’opposizione, continuando per la sua strada.

Barcellona, alta tensione ai vertici: Laporta in bilico

Ieri, Laporta ha presentato con entusiasmo il manifesto del 125° anniversario del club, realizzato dall’artista Miquel Barceló, un evento che ha distolto l’attenzione dalle polemiche. Ma il suo principale rivale, Víctor Font, non ha perso tempo e ha convocato una conferenza stampa in cui ha lanciato pesanti accuse alla gestione del club. Font ha invitato i soci a votare contro il bilancio presentato, insinuando la possibilità di una mozione di sfiducia. Font ha dichiarato: “Laporta ha gli stessi difetti di Bartomeu, incapace di gestire la situazione e incline a raccontare falsità”, puntando il dito contro le spese eccessive e le discutibili valutazioni del Barça Studios.

La critica non si ferma a Font. Giovedì sarà presentato ufficialmente il gruppo “Som un Clam”, guidato da Joan Camprubí Montal, con l’obiettivo di rimuovere Laporta dalla presidenza. Il gruppo include personaggi influenti come Jordi Roche. Anche l’ex dirigente Evarist Murtra ha espresso preoccupazioni simili, invitando i soci a opporsi alle proposte di Laporta. Infine, Marc Ciria, finanziere un tempo vicino a Laporta, terrà una conferenza, segnalando che, sebbene le prestazioni sportive siano incoraggianti, l’incertezza elettorale è in crescita.

Andrea Alati

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