L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha analizzato la situazione in casa Napoli in vista del match contro l’Empoli.
Gazzetta – Conte cambia il Napoli: Gilmour in regia e Spinazzola in fascia, assalto all’Empoli in due mosse…
Nulla di grave, anche se perdere il centro di gravità della squadra qualche problema potrebbe crearlo. Ma almeno il danno è lieve e si traduce con uno stop di circa due settimane. Il Napoli dovrà fare a meno di Stanislav Lobotka sicuramente domenica a Empoli e probabilmente anche sabato 26 contro il Lecce: l’obiettivo è riaverlo in campo per la trasferta in casa del Milan del 29 ottobre, prima tappa di un tour che potrà dire se davvero il Napoli di Antonio Conte è pronto a lottare per lo scudetto. Intanto, riavvolgiamo il nastro: ieri Lobotka si è sottoposto agli esami strumentali dopo l’infortunio alla coscia sinistra rimediato lunedì sera in Azerbaigian. L’esito parla di «distrazione di primo grado del semitendinoso sinistro», che nella peggiore delle ipotesi, appunto, porta a uno stop di quindici giorni. Si valuterà giorno per giorno, ma senza rischiare. Anche perché Lobotka lascia il Napoli in buone mani. Anzi, ottimi piedi e ottima visione di gioco: già, Billy Gilmour è pronto a prendere le chiavi del gioco azzurro, a fare il primo violino dell’orchestra.
In Toscana sarà la sua prima volta da titolare in Serie A, ma non in assoluto in Italia: Billy ha già giocato dal 1’ in Coppa Italia, ma accanto aveva il maestro Lobotka a fargli da spalla. Perché Conte – come i suoi predecessori, da Spalletti in poi – proprio non ce l’ha fatta in questi primi mesi a rinunciare a Stanislav per scelta tecnica. Il fato ha deciso per lui, togliendogli per qualche giornata l’imbarazzo e il «mal di testa». Conte aveva annunciato già nelle scorse settimane di trovarsi in grande difficoltà con Gilmour , uno che meriterebbe di giocare sempre, che ha talento e personalità. L’abbondanza per giocare una sola partita a settimana e i ricambi all’altezza dei titolari sono tra i segreti del Napoli capolista, il resto è tutto lavoro di campo di testa: Antonio ha cambiato la mentalità alla squadra, pretende intensità e furore in ogni allenamento e in ogni attimo della partita. Vuole portare tutti al top, per poi fare le sue scelte anche in base alla qualità degli avversari.
Conte si è aggiornato tantissimo nell’anno sabbatico e la dimostrazione è questo suo nuovo Napoli camaleontico, che interpreta tre sistemi contemporaneamente, a seconda della situazione di gioco. Con l’ingresso di McTominay è passato a un 4-3-3 di base ma soltanto di facciata: attacca col 4-2-4 alzando lo scozzese ad altezza Lukaku e poi difende – quando serve – anche col 3-5-2, chiedendo a Politano di sacrificarsi a fare il quinto a destra. Perché negli equilibri di squadra, è fondamentale avere sempre tre centrali a protezione della porta. Sarà un caso se da settembre, con la rosa al completo, il Napoli ha subito soltanto un gol, per di più da fuori area? La solidità difensiva è un altro marchio di fabbrica delle squadre di Conte e il Napoli di oggi è già in sintonia con la cultura del lavoro del suo tecnico.
E domenica per gli azzurri sarà un bel crash test, contro una squadra che concede pochissimo. D’Aversa – tra i migliori amici di Conte – starà cercando il modo per limitare il Napoli e a Gilmour riserverà lo stesso trattamento che aveva in testa per Lobotka. Pressione e aggressione, togliere i riferimenti a offuscarne le idee. Billy però viene dalla Premier , sa gestire certe situazioni e soprattutto sa farlo con lucidità e a grande velocità. Gilmour è stato voluto fortemente da Conte e questa grande fiducia non sarà una pressione, ma un vantaggio. E lo scozzese potrebbe non essere l’unica novità del Napoli in Toscana: c’è Leonardo Spinazzola che scalpita e il piccolo problema fisico accusato da Olivera in nazionale potrebbe favorirlo nel ballottaggio a sinistra. L ’uruguaiano ha chiesto il cambio quando mancavano pochi minuti al 90’, spaventando un po’ il mondo azzurro. In realtà si è trattato solo di crampi, ma è sintomo di stanchezza e il viaggio intercontinentale non lo aiuterà di certo. E allora Spina è pronto a volare sulla sinistra, a dimostrarsi titolare aggiunto. Come Neres del resto, che sarà ancora il jolly in uscita dalla panchina. Potenza di una rosa che ha grandi ambizioni, fotografia perfetta del Napoli di Conte.
Carlo Gioia
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