Il centrocampista dei toscani, avversari dei partenopei domani alle 12:30, avverte i connazionali Gilmour e McTominay in un’intervista a La Nazione: “Nel nostro spogliatoio ognuno è disposto a lottare per l’altro”
Empoli, contro il Napoli è una sfida che parla scozzese. Henderson avvisa: “Siamo uniti più che mai. Su Billy e Scott…”
Vicino alle cento presenze in azzurro (93 gare finora), da quando questa estate è rientrato dal prestito al Palermo in Serie B, Liam Henderson si è ripreso l’Empoli. Sempre presente in campionato, soltanto nell’ultima trasferta dell’Olimpico contro la Lazio (coincisa con il primo ko stagionale degli azzurri) non è partito titolare giocando 550 dei 630 minuti disponibili finora. Una presenza, quella del centrocampista scozzese, che si fa sentire per quantità e qualità.
Henderson, come avete vissuto questa sosta?
“Abbiamo lavorato come sempre. Il mister e noi come squadra ci siamo messi alle spalle l’ultima partita, questo è successo anche quando abbiamo vinto, pensando solo alla prossima gara. Durante la sosta abbiamo lavorato bene ed è bello quando tornano i ragazzi che sono stati in nazionale per poter continuare il nostro percorso”.
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Domenica arriva la capolista Napoli, un’altra partita tosta sulla carta…
“Per me non esiste una gara semplice in Serie A, specialmente quando giochi contro squadre che hanno grande qualità come il Napoli. Sappiamo che è una partita difficile, noi andremo in campo come sempre per dare il nostro massimo. Durante la gara dovremo restare uniti e giocare insieme da squadra, come abbiamo sempre fatto finora”.
Trovate il Napoli forse nel suo miglior momento di forma, anche se non avrà Lobotka, però è un’altra bella occasione per confermare quanto di buono fatto finora…
“Certo, dobbiamo restare con i piedi per terra e continuare così. Il mister, insieme con il suo staff, è stato bravissimo a metterci questo pensiero in testa. Anche se non ci sarà Lobotka probabilmente ci sarà Gilmour, un altro scozzese che per me è fortissimo. Non è semplice giocare contro questi campioni”.
Oltre a lei e Gilmour ci sarà anche McTominay, ben tre scozzesi nella stessa gara, come sta il vostro movimento?
“In questo momento benissimo, si vede. Oltre ai due del Napoli ci sono anche Ferguson al Bologna e Doig al Sassuolo”.
Nessuna squadra finora vi ha mai messo sotto, qual è il segreto?
“Che ognuno di noi è disposto a lottare per l’altro senza neanche porsi la domanda o pensarci due volte. Qui c’è un bel gruppo, personalmente do tutto in ogni allenamento e per ogni persona in questo spogliatoio”.
A parte la gara con la Lazio, ha sempre giocato titolare con prestazioni di spessore. Il suo è stato un rientro in grande stile…
“Sì, il mister e il suo staff mi hanno dato fiducia e questa è una cosa importante dopo un anno difficile a Palermo dal punto di vista personale. Sono stato veramente molto contento di tornare a Empoli e aver trovato questo gruppo straordinario”.
L’esplosione di Anjorin aumenta la concorrenza in mezzo?
“Abbiamo tanti calciatori bravi in quel ruolo e la cosa bella è che siamo tutti amici. Ogni giorno in allenamento ci spingiamo a vicenda, tipo Haas spinge me e io Grassi e Anjorin e Maleh. C’è un bel rapporto tra di noi, specialmente a centrocampo è importante essere uniti”.
Com’è D’Aversa nel lavoro quotidiano e cosa vi sta trasmettendo?
“A me piace l’allenatore che dice le cose in maniera diretta come fa lui. Il mister è stato bravo con tutti, noi come squadra abbiamo grande rispetto per lui e il suo staff”.
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