L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si è soffermata sulle prestazioni casalinghe del Napoli, anche in vista delle prossime gare.
CorSport – Napoli, lo stadio “Maradona” è tornato ad essere l’anima della squadra: il dato
Centomila spettatori. Magari centocinque. O centoquattro e rotti. L’unica certezza incrollabile è che il Napoli sarà accolto in grande stile al Maradona sia sabato, in occasione della partita contro il Lecce, sia il 3 novembre, per l’aperitivo delle 12.30 da sorseggiare con la Dea. Due sold out, signore e signori. Due pienoni. Stadio stracolmo, la storia si ripete, il trend è identico a quello registrato con il Como, l’ultima passerella fatta in casa prima della sosta e della trasferta a Empoli. Totale contro i gagliardi ragazzi di Fabregas: 52.500 spettatori. Niente male davvero. Un quasi tutto esaurito, se non fosse stato per il vuoto inevitabile del settore Ospiti, che sommato con gli altri dati registrati per le precedenti del campionato con Bologna, 44.700 spettatori; Parma, 50.200; e Monza, 49.800, racconta di storie di tifo da urlo. La somma fa il totale: 197.200 spettatori. E poi, beh, che media: 49.300. E considerando i 21.000 abbonati, la media dei paganti è stata di 28.300 a partita. E il bello, con le prossime due, deve ancora venire.
Napoli non si ferma, non vuole, esattamente come il Napoli: aria dolcissima lassù in cima, altro che vertigini, il popolo azzurro respira che è un piacere. Nessun effetto boliviano, soltanto effetto Maradona: entusiasmo, gioia e voglia di continuare ad accompagnare la rinascita della squadra di Antonio Conte. Gli azzurri che un campionato fa facevano una fatica del diavolo in casa come in trasferta e che finora a Fuorigrotta non sono soltanto imbattuti, ma a punteggio pieno: tutte vittorie, una Mustang sulle strade della California. Quattro su quattro in campionato, con 10 gol realizzati e 2 subiti. Identica imbattibilità in Coppa Italia: Modena eliminato ai rigori nei trentaduesimi dopo lo 0-0 al 90’, esordio stagionale assoluto, 49.900 titoli emessi (circa 13.000 compresi in abbonamento, non tutti presenti); Palermo regolato con un 5-0 perentorio nei sedicesimi al cospetto di 50.100 spettatori.
Amico Diego, alleato vero, sincero. Affezionatissimo, sempre al fianco del signor Antonio e del suo Napoli sin dalle prime scene. A scatola chiusa, però con la convinzione che qualcosa di bello e di buono sarebbe accaduto nei giorni a venire: fatto, et voilà, fiducia ripagata. Furbissimi i napoletani, magari anche molto consapevoli della grandezza dell’allenatore e della campagna acquisti messa in piedi con investimenti da oltre 150 milioni. E ora, beh, si replica. Si riparte con il Lecce, sabato: sold out da tempo, non c’è un buco da occupare per i tifosi azzurri e neanche un biglietto da strappare. E ancora: alle 12.30 di domenica 3 novembre arriva l’Atalanta di Gasp, candidato estivo alla panchina, e restano ormai pochissimi tagliandi. Scorta esigua, minima, che annuncia il secondo sold out in otto giorni. I centomila (e rotti) del Maradona. L’anima del Napoli.
Carlo Gioia
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