Due gol fatti, zero subiti, sei punti ottenuti ed il primato in classifica. È questo il bilancio di Conte dopo le due gare contro Empoli e Lecce. Due partite simili? Solo per il risultato, ma abbiamo visto due Napoli completamente diversi.
FOCUS – Napoli, contro il Lecce c’è stata una svolta tattica evidente rispetto al match contro l’Empoli
Dopo la sfida contro l’Empoli, Antonio Conte non ha esitato a esprimere le sue riserve riguardo all’atteggiamento mostrato dal Napoli nel corso del primo tempo. Gli azzurri, contro l’Empoli, hanno mostrato una certa vulnerabilità, restando eccessivamente chiusi nella propria metà campo. Il baricentro si è attestato a 44 metri, il valore più basso della stagione, il che significa che si è passato gran parte del tempo a difendere, senza riuscire a costruire gioco e a prendere il controllo della partita. Questa posizione arretrata ha facilitato il dominio del gioco da parte dell’Empoli, costringendo il Napoli a subire il pressing della squadra di D’Aversa.
Nel match successivo contro il Lecce, si è assistito a un cambiamento radicale. Il Napoli ha alzato il proprio baricentro di 12 metri, spostando gioco più in avanti. Questo aumento non solo ha migliorato la presenza offensiva della squadra di Conte nella metà campo avversaria, ma ha anche permesso ai difensori di essere più coinvolti nel gioco, riducendo gli spazi concessi agli avversari.
Inoltre, Conte ha ristretto la formazione di ulteriori 3 metri. Questo significa che i giocatori hanno iniziato a stringersi di più, creando una maggiore compattezza tra i reparti, facendo sì che si potesse reagire rapidamente sia in fase difensiva che offensiva.
Nel secondo tempo, il baricentro del Napoli è aumentato di ulteriori 1,46 metri, mentre l’ampiezza di gioco è cresciuta di 6,55 metri, un cambiamento cruciale che ha aperto spazi e ha permesso agli esterni di esprimere al meglio le loro qualità. L’ingresso di Politano ha dato una nuova dimensione alla manovra offensiva, portando freschezza e velocità. Kvara, entrato successivamente, ha ulteriormente amplificato le possibilità di attacco.
«La novità tattica sarà la duttilità» disse Conte a Palazzo Reale il giorno della presentazione e proprio nelle ultime due partite abbiamo avuto la conferma.
Questa metamorfosi, comunque, ha portato il Napoli a collezionare 16 occasioni da gol contro il Lecce, un incremento notevole rispetto alle sole 8 opportunità create nella settimana precedente contro i toscani. Le statistiche parlano chiaro: il Napoli ha registrato una percentuale di Expected Goals (xG) di 2,69 contro il Lecce, in netto contrasto con il valore di 1,41 ottenuto contro l’Empoli.
Tale miglioramento non si limita ai numeri; è evidente a chiunque abbia seguito la partita, testimoniando un Napoli decisamente più propositivo e incisivo ma meno concreto.
Carlo Gioia
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