Nel giorno del quarto anniversario della morte della leggenda argentina, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, l’allenatore Antonio Conte e il capitano Giovanni di Lorenzo sono stati ai Quartieri Spagnoli e a San Giovanni a Teduccio, portando fiori ai due grandi murales che raffigurano Diego Armando Maradona in città
Napoli, De Laurentiis, Conte e Di Lorenzo a Largo Maradona nel quarto anniversario della scomparsa di D10S
Oggi, 25 novembre, Napoli si ferma per ricordare Diego Armando Maradona, il campione che ha segnato i momenti più gloriosi nella storia del club partenopeo. Sono passati quattro anni dalla sua prematura scomparsa, ma l’amore per il Pibe de Oro continua a vivere nei cuori dei tifosi e nei luoghi simbolo della città.
Omaggio ai Quartieri Spagnoli
Il murale di via De Deo, diventato un luogo di culto per i tifosi, è stato la meta principale delle celebrazioni. Questa mattina, il presidente Aurelio De Laurentiis, l’allenatore Antonio Conte e il capitano Giovanni Di Lorenzo hanno reso omaggio a Maradona deposto due mazzi di fiori: uno azzurro, simbolo del Napoli, e uno rosso, a richiamare l’Argentina. Il gesto è stato accolto con emozione dai tanti tifosi presenti, che hanno trovato nei Quartieri Spagnoli il punto di incontro per ricordare Diego.
Gli eventi della giornata
Le celebrazioni continuano per tutta la giornata:
Ore 17: Fiaccolata al murale di via De Deo
Decine di tifosi argentini, inclusi appassionati del Boca Juniors giunti a Napoli appositamente per l’evento, parteciperanno alla commemorazione accanto ai sostenitori partenopei.
Ore 21: Manifestazione allo stadio “Diego Armando Maradona”
Gli appassionati illumineranno Fuorigrotta con luci e cori, in un saluto collettivo al capitano che ha guidato il Napoli ai suoi primi due scudetti e al trionfo in Coppa Uefa.
Maradona, simbolo eterno
I sette anni trascorsi da Maradona a Napoli restano il capitolo più scintillante della storia azzurra, segnati da due scudetti, una Coppa Uefa e una serie di imprese memorabili. La figura di Maradona non è soltanto calcistica: rappresenta un’icona per un’intera città che lo ha adottato come simbolo di riscatto e orgoglio. In questo giorno speciale, Napoli dimostra ancora una volta che l’eredità di Diego va oltre il campo, radicandosi profondamente nella cultura e nell’anima della città.
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