Alla vigilia della sfida di Champions League contro il Lipsia, Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa del momento positivo della sua squadra e delle sfide che la aspettano. “Noi lavoriamo per dare soddisfazione ai nostri tifosi, alla nostra società e per vincere trofei. Dobbiamo continuare così, nelle ultime undici partite ne abbiamo vinte nove e pareggiate due. Nonostante questo, siamo alla pari con tutte le altre. Sarà un lungo viaggio, quest’anno ancora di più: le rivali si sono rinforzate, hanno speso tanto sul mercato e, come l’Inter, vorranno arrivare il più in alto possibile”, ha dichiarato il tecnico.

Inter, Inzaghi: “Vogliamo vincere ma il cammino è lungo, sugli arbitri….”

Inzaghi ha poi analizzato come la squadra possa ulteriormente migliorare, nonostante il buon momento in campionato e in Europa. “Bisogna sempre lavorare di più. Questo momento positivo è il migliore per spingere e migliorare ancora di più. Cerchiamo sempre di vedere dove possiamo fare meglio. Domenica a Verona abbiamo realizzato cinque gol in un tempo, ma abbiamo visto dove abbiamo commesso qualche disattenzione che avrebbe potuto costarci caro. Lo scorso anno è stato un discorso, quest’anno è diverso. Sia in campionato che in Champions ci sono tante insidie”, ha aggiunto.

Guardando al match contro il Lipsia, una squadra che deve fare punti, Inzaghi ha dichiarato di non aspettarsi una partita facile. “Il Lipsia è una squadra che gioca la Champions da sei anni e fino a sabato aveva la miglior difesa in Bundesliga. Nelle quattro gare di Champions che ha giocato, avrebbe meritato di più, ha perso nettamente solo contro il Celtic. Ha un allenatore che è lì da tanti anni e molti giocatori di qualità. La loro classifica non rispecchia le loro prestazioni in Europa. Sappiamo che stiamo affrontando una squadra forte”, ha spiegato l’allenatore dell’Inter.

Infine, Inzaghi ha espresso un’opinione sul tema degli arbitri, in risposta alla calma mostrata dalle squadre in merito alle recenti decisioni. “Sugli arbitri il mio pensiero l’ho espresso più volte: bisogna cercare di aiutarli. Anche io, a volte, durante le gare supero l’area tecnica per l’adrenalina, ma tutti noi addetti ai lavori dovremmo aiutarli. Non lo dico come frase fatta, ma perché è giusto così”, ha concluso.

Andrea Alati

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