Beppe Marotta, presidente dell’Inter, è intervenuto all’evento Sport Talk Industry, affrontando temi cruciali per il futuro del calcio italiano: la sostenibilità economica, la questione stadi e il rapporto con le istituzioni. Ecco i punti salienti delle sue dichiarazioni.
Inter, Marotta: “Sostenibilità primo obiettivo. Stadio? È un’esigenza prioritaria”
Marotta ha sottolineato come la sostenibilità sia diventata l’obiettivo principale per i club, in un contesto profondamente diverso rispetto all’era del mecenatismo di Moratti e Berlusconi. “Bisogna valorizzare le risorse e contenere i costi, questo è il modello che stiamo seguendo all’Inter,” ha spiegato. Con il sostegno del fondo Oaktree, il club sta lavorando per mantenere alta la competitività sportiva, indispensabile per trainare tutti gli altri aspetti del sistema.
Diventare presidente, ha aggiunto, è stato per lui il coronamento di una carriera: “Significa toccare il cielo con un dito. Lo faccio con la convinzione di regalare grandi soddisfazioni ai tifosi.”
La questione stadio
Il tema degli stadi è centrale nella visione di Marotta, che ha ribadito l’importanza di dotarsi di strutture moderne:
“Lo stadio è la casa di una società e un luogo di aggregazione. In Italia siamo il fanalino di coda per la qualità delle infrastrutture, e questo è un problema prioritario da risolvere per garantire continuità ai club e migliorare l’esperienza dei tifosi.”
Marotta ha auspicato che gli stadi diventino luoghi da vivere quotidianamente e non “cattedrali nel deserto” utilizzate solo per le partite. Ha riconosciuto l’impegno di Oaktree, così come di Elliott e RedBird, nel comprendere l’importanza di questo asset per il futuro dei club.
Un appello alla politica
Marotta ha rivolto un messaggio chiaro alle istituzioni, chiedendo maggiore attenzione e interventi concreti:
“Il calcio è un fenomeno sociale che si regge da solo. Garantiamo circa un miliardo di euro l’anno allo Stato, ma subiamo limitazioni come il divieto di sponsorizzazioni di betting e il blocco del decreto crescita, che invece è attivo per altre categorie lavorative.”
Pur riconoscendo il dialogo positivo con il governo, ha invocato l’introduzione di una legge quadro per lo sport, in grado di affrontare le esigenze del settore e promuovere uno sviluppo sostenibile. Marotta ha anche criticato la litigiosità interna tra Lega e Federazione, esortando a un maggiore lavoro di squadra per migliorare il sistema.
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