Quando al Milan il suo impatto sembrava destinato a rimanere un rimpianto, Charles De Ketelaere ha trovato a Bergamo il terreno fertile per sbocciare definitivamente. La trasformazione è evidente: in una sola serata di Champions League contro lo Young Boys, il talento belga ha mostrato tutto ciò che i rossoneri non sono riusciti a valorizzare in 1.481 minuti. Tre assist deliziosi in 39 minuti, un gol che sigilla una prestazione superlativa, e un impatto che lo proietta nei record della competizione.
De Ketelaere, da flop al Milan a Re dell’Atalanta: il belga che incanta la Champions
Da come evidenzia Calciomercato.com, De Ketelaere è il primo giocatore di un club italiano in Champions League a partecipare a cinque reti in una sola partita. Un risultato che sottolinea la crescita esponenziale del giovane attaccante, che oggi è uno dei pilastri dell’Atalanta di Gasperini. I bergamaschi, con la loro solida struttura e un ambiente adatto a far maturare giovani talenti, hanno saputo aspettare e credere in lui. Una fiducia ripagata con prestazioni che hanno portato non solo punti preziosi, ma anche un incremento del valore di mercato del giocatore. Il percorso al Milan di De Ketelaere è stato, invece, tutt’altro che idilliaco. Arrivato con grandi aspettative e un esborso di 32 milioni di euro più bonus, il belga ha sofferto il peso di quelle cifre e delle pressioni di un ambiente che chiedeva tutto e subito. Relegato a un ruolo fisso sulla trequarti, ha faticato a esprimere il suo potenziale, incappando in una spirale di critiche e delusioni che hanno reso inevitabile la separazione.
La rivincita a Bergamo
All’Atalanta, invece, De Ketelaere ha trovato una seconda casa. Gasperini ha avuto l’intuizione giusta, schierandolo in posizioni diverse e valorizzandone la duttilità. Il risultato? Un giocatore capace di spaziare tra le linee, inventare assist, recuperare palloni e segnare gol decisivi. Il tutto condito da un atteggiamento professionale e un’intelligenza calcistica che lo rendono unico nel suo ruolo.
Andrea Alati
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