CorSport – Conte può concentrarsi sul suo obiettivo principale, Baroni si gode una squadra in corsa su tre fronti…
Conte può concentrarsi sul suo obiettivo principale, Baroni può godersi una squadra ancora in corsa su tre fronti. Al Napoli adesso resta solo il campionato, lo sta giocando da protagonista e potrà farlo senza altre “distrazioni” fino a maggio. La Lazio, invece, è abituata a scendere in campo ogni tre giorni, assorbe bene anche i cambi decisi dall’allenatore e si è guadagnata con merito anche i quarti di Coppa Italia. In campionato sta andando oltre ogni aspettativa, in Europa League sta dominando. Difficile pretendere di più, impossibile anche evitare qualche passaggio a vuoto. Fa parte del percorso di crescita di una squadra che ha iniziato da pochi mesi un nuovo progetto tecnico. Quello che conta è l’identità che Baroni ha dato al gruppo: in campo giocano spensierati e si divertono, chi entra ci mette lo stesso spirito di chi gioca di più. L’esempio di Noslin è quello più evidente, considerarlo una seconda linea è quasi offensivo.
La Coppa Italia, invece, era l’unico “intralcio” per Conte in una stagione di completa ricostruzione. La scelta di cambiare undici giocatori ieri sera all’Olimpico è il segnale evidente della preferenza data al campionato. Il Napoli non è partito con l’obiettivo di vincere lo scudetto, ma adesso non può tirarsi indietro. Arrivare in Champions significherebbe centrare il traguardo chiesto da De Laurentiis a inizio stagione, fare qualcosa in più potrebbe rendere l’annata meravigliosa. Ma il cammino è ancora lungo, lunghissimo.
Da adesso in poi gli azzurri giocheranno sempre una volta a settimana: un vantaggio oggettivo se si confrontano i calendari con le altre pretendenti al titolo. La sonora sconfitta dell’Olimpico ha dato però risposte inequivocabili. La prima, evidente, è arrivata da David Neres: con il passare dei mesi è cresciuto anche in applicazione, le sue qualità tecniche non possono essere discusse, da qui in avanti merita di avere più considerazione. La seconda, più importante: fra il Napoli A e il Napoli B c’è una differenza enorme, in rosa ci sono alcune alternative che non possono essere una soluzione per il futuro. I messaggi di Conte a De Laurentiis sono evidentemente fondati, per recitare un ruolo da protagonista anche in Europa servirà investire ancora. Una ricostruzione non si può completare in un anno.
Carlo Gioia
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