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Palermo, violenta contestazione al rientro: petardi contro l’autobus dei giocatori dopo la sconfitta

NAPLES, ITALY - SEPTEMBER 26: Rafa Marin of SSC Napoli battles for possession with Matteo Brunori of Palermo during the Coppa Italia match between SSC Napoli and Palermo at Stadio Diego Armando Maradona on September 26, 2024 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Una nuova contestazione ha scosso la tifoseria del Palermo dopo la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite. Durante il tragitto che portava i giocatori e lo staff tecnico dalla città di Padova, dove il Palermo aveva perso 2-1 contro il Cittadella, circa 100 tifosi hanno lanciato petardi, bombe carta, fumogeni e oggetti contundenti contro l’autobus che riportava la squadra a casa. L’assalto è avvenuto nella notte, mentre il mezzo stava percorrendo la strada tra l’aeroporto Falcone-Borsellino e il centro sportivo del Palermo.

Palermo, violenta contestazione al rientro: petardi contro l’autobus dei giocatori dopo la sconfitta

Di fronte a questa violenta contestazione, l’autista ha deciso di fermarsi e rientrare all’aeroporto per motivi di sicurezza. Alcuni calciatori e il tecnico Dionisi hanno poi lasciato il luogo in taxi, mentre il resto della squadra è rimasto in aeroporto. La società rosanero ha prontamente condannato l’accaduto, diffondendo un comunicato stampa in cui ha espresso indignazione per l’agguato subito dai propri tesserati: “Il Palermo FC intende condannare duramente l’agguato di ieri notte al pullman con a bordo calciatori, staff e dirigenti della Prima Squadra nel tragitto tra l’Aeroporto Falcone-Borsellino e il Palermo CFA. Il Club ha sempre rispettato ogni forma civile di contestazione da parte della tifoseria. Questo inquietante episodio offende non solo la dignità delle persone, ma anche la reputazione del Palermo FC e della sua comunità, della Città di Palermo e dei palermitani”, si legge nel comunicato.

Andrea Alati

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