Il difensore brasiliano Juan Jesus ha condiviso le sue riflessioni su Radio Crc, analizzando il momento del Napoli e il nuovo progetto tecnico guidato da Antonio Conte.
Napoli, Juan Jesus: “Conte un sergente, io non devo dimostrare nulla a nessuno…”
Parlando della recente vittoria contro il Venezia, Jesus ha sottolineato le difficoltà di trovare spazi contro una squadra ben organizzata: “Non è facile avere pazienza sullo 0-0, ma abbiamo seguito le indicazioni del mister e portato a casa tre punti fondamentali. Ora siamo in vetta e dobbiamo pensare alla Fiorentina, una sfida complessa che può chiudere al meglio il girone d’andata.”
Il percorso di crescita
Il difensore ha elogiato il lavoro della squadra, capace di adattarsi ai cambiamenti rispetto alla scorsa stagione: “Abbiamo trovato pareggi importanti contro squadre d’alta classifica. Il nostro obiettivo è crescere perché siamo forti e abbiamo ancora tanto da fare.”
Rapporto con i compagni e mentalità
Juan Jesus ha parlato dei colleghi di reparto, Amir Rrahmani e Buongiorno, sottolineando l’importanza di un gruppo sereno ma determinato: “Alle volte siamo troppo buoni, ci vorrebbe più cattiveria in campo. Però siamo un gruppo che lavora tanto, sempre unito per superare le difficoltà.”
Conte, il sergente che allunga la carriera
Sul tecnico Antonio Conte, il brasiliano non ha risparmiato battute: “È un sergente, più bastone che carota, ma i suoi risultati parlano chiaro. Scherzando gli ho detto che o mi sta allungando la carriera di 10 anni o mi sta facendo smettere subito, perché ci fa lavorare tantissimo su ciò che serve. Questo si vede nelle partite.”
Napoli, un legame speciale
Infine, Juan Jesus ha espresso il suo amore per Napoli: “È una città bellissima e appassionata, dove sono arrivato in un momento difficile. Spalletti ha creduto in me e insieme abbiamo vinto un campionato. Ogni mattina mi sveglio con il Vesuvio davanti: un’emozione unica.”
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