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FPF, ecco le prime sanzioni: chi rischia in Serie A? Lo scenario

SALERNO, ITALY - JANUARY 29: Lorenzo Pellegrini of AS Roma celebrates after scoring his side second goal during the Serie A TIM match between US Salernitana and AS Roma - Serie A TIM at Stadio Arechi on January 29, 2024 in Salerno, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il Fair Play Finanziario (FPF), pur tra limiti e controversie, si è rivelato un pilastro essenziale per la stabilità del calcio europeo. Con l’avvento della quarta fase, il sistema introduce regole più rigorose per affrontare l’eredità della pandemia e garantire sostenibilità economica.

FPF, ecco le prime sanzioni: chi rischia in Serie A? Lo scenario

Questo nuovo capitolo ridefinisce gli equilibri tra i top club e apre scenari inediti per il futuro del calcio.

Un sistema migliorabile, ma necessario
Come diceva Churchill della democrazia, il FPF potrebbe essere considerato “il peggior sistema possibile, esclusi tutti gli altri”. Ha evitato il tracollo di molte società e ora punta a rafforzare i risultati ottenuti con misure più severe:

Pagamento dei debiti entro 90 giorni, pena sanzioni immediate.
Deficit massimo di 60 milioni su base triennale.
Spesa per stipendi, commissioni e mercato limitata al 70% dei ricavi.
Sanzioni progressive e predefinite, per maggiore trasparenza e deterrenza.
Queste regole non mirano solo a limitare le spese, ma a spingere i club verso una gestione finanziaria più oculata e lungimirante.

Italiane: una parabola di riscatto
Le squadre italiane, un tempo vessate dal Fair Play, stanno vivendo una fase di rilancio. Club come Napoli, Lazio, Fiorentina e Atalanta vantano conti solidi e crescenti ricavi, anche grazie ai successi nelle coppe europee.

Napoli: Nonostante l’assenza dalle coppe, il club azzurro è in buona salute e difficilmente resterà fuori dall’Europa anche nella prossima stagione.
Milan: La gestione Cardinale ha ridotto i costi e aumentato gli introiti, rispettando il settlement con l’Uefa. La fine delle restrizioni è vicina.
Inter: Con il passaggio a Oaktree, il club ha trovato una stabilità economica, beneficiando di alti incassi europei.
Juve: In piena fase di ricostruzione, sta lavorando per ridurre un deficit importante e ottenere un nuovo settlement.
Il caso Roma: un futuro in bilico
Tra le italiane, la Roma è l’unico club in grave difficoltà: oltre 600 milioni di debiti e un deficit annuo di 81 milioni. Se entro il 2025 i Friedkin non rientreranno nei parametri, la sanzione sarà pesantissima: esclusione dalle competizioni europee 2026-27.

Nuovi equilibri europei
Il panorama europeo sta cambiando:

Germania: Club come Bayern e Borussia Dortmund mantengono una gestione virtuosa.
Spagna: Il Real Madrid è in salute, mentre il Barcellona è alle prese con gravi perdite e un futuro incerto nonostante il taglio degli stipendi.
Francia: Il PSG ha cambiato rotta, riducendo costi dopo anni di spese folli. Il Lione, invece, rischia addirittura la retrocessione amministrativa.
Inghilterra: Molte squadre ricche sono in crisi. Il Chelsea è costretto a vendere per rientrare nei parametri; il Manchester City, sotto inchiesta, affronta un rischio senza precedenti.
Verso un nuovo ordine calcistico
Il FPF 4.0 sta ridisegnando le gerarchie europee, favorendo club con una gestione sostenibile rispetto a quelli che si basavano su investimenti eccessivi e debiti. L’Italia, dopo anni difficili, sembra ben posizionata per tornare protagonista, mentre giganti come Barcellona e Chelsea devono affrontare una realtà completamente diversa.

La sfida ora è garantire che questo nuovo sistema, con regole più chiare e applicazione uniforme, possa davvero consolidare un equilibrio economico e sportivo nel calcio globale.