L’indagine per il traffico di cocaina che vede coinvolto anche Radja Nainggolan ha avuto un vasto eco in Belgio. Sono state arrestate ben 15 persone, sequestrati 2,7 kg di cocaina (e 370 mila euro), due giubbotti antiproiettile e molteplici armi, tra cui tre armi da fuoco.
Dal Belgio, Radja Nainggolan arrestato per traffico di cocaina
Nainggolan, prima notte in carcere dopo l’arresto
Il calciatore ex Roma e Inter, attualmente in forza al Lokeren-Temse, è stato interrogato lunedì per tre ore dopo essere stato arrestato e ha trascorso la notte in carcere. Oggi dovrà comparire davanti al gip, nella speranza di tornare presto a casa come dichiarato dal suo avvocato, Omar Souidi.
“Radja è rimasto molto colpito dall’accaduto – ha raccontato il legale del centrocampista -. Gli sono state fatte molte domande e lui ha collaborato rispondendo a tutto. Naturalmente il mio assistito non è il principale sospettato e anche per lui vale il principio d’innocenza”. La Procura di Bruxelles ha acceso i riflettori sull’arrivo di droga dal Sudamerica, successivamente distribuita tramite il porto di Anversa: un quotidiano locale, riferisce il portale Hnl.be, collega Nainggolan al riciclaggio di denaro derivante dalla vendita della droga. Sempre al 36enne apparteneva una delle auto sequestrate (macchina elettrica con targa personalizzata): al momento delle perquisizioni l’ex Roma e Inter non era presente in casa. C’era solamente un’amica che lo ha prontamente avvisato sulla presenza delle Forze dell’ordine.
Nainggolan infatti, aveva passato la notte dalla fidanzata e quindi fuori dalla sua abitazione nel quartiere di Eilandje, sobborgo di Anversa. L’abitazione in questione, valutata circa 2 milioni di euro, è attualmente in vendita. Sempre i media sottolineano come un socio d’affari di Nainggolan, tale Ibrahim Ahmadoun, era stato condannato nel 2016 negli Usa per traffico di droga in una faccenda legata all’organizzazione terroristica Hezbollah.
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