Le sfide di andata degli ottavi di finale di Champions League hanno portato alla luce le evidenti lacune di PSV Eindhoven e Bruges, due squadre che a sorpresa hanno eliminato rispettivamente Juventus e Atalanta nei playoff.
Champions League, Atalanta e Juventus: cosa avete combinato?
I risultati parlano chiaro: gli olandesi sono stati travolti dall’Arsenal (1-7), mentre i belgi hanno fatto harakiri contro l’Aston Villa (1-3). Un doppio tracollo che riaccende i rimpianti per il calcio italiano.
La disfatta del PSV Eindhoven
Il risultato più clamoroso della serata è senza dubbio quello del PSV, umiliato in casa con un 1-7 dall’Arsenal. Un risultato epocale, reso ancora più sorprendente dal fatto che i Gunners si sono presentati in Olanda con una formazione rimaneggiata e senza un attaccante di ruolo. Nonostante le assenze, la squadra di Arteta ha dominato in lungo e in largo, segnando gol a ripetizione e infliggendo ai padroni di casa una lezione memorabile.
La domanda che sorge spontanea è: come ha fatto la Juventus a farsi eliminare da una squadra così fragile? L’analisi dei numeri non fa che aumentare la delusione: quella contro i bianconeri è stata l’unica vittoria del PSV nelle ultime sette partite considerando tutte le competizioni. Un dato che evidenzia come la squadra di Bosz stia attraversando un periodo di crisi nera, dal quale però la Juventus non è stata capace di approfittare.
Il crollo del Bruges
Non meno dolorosa è la disfatta del Bruges, battuto 3-1 in casa dall’Aston Villa. Il risultato, seppur meno roboante rispetto a quello del PSV, è altrettanto pesante, soprattutto per come è maturato. I belgi, infatti, hanno letteralmente gettato al vento la partita, prima con una goffa autorete e poi con un rigore concesso in modo ingenuo. Un finale da incubo che ha sancito la sconfitta e ridotto al minimo le speranze di qualificazione.
Anche qui, la mente corre inevitabilmente ai playoff e al confronto con l’Atalanta. Dopo la vittoria al Gewiss Stadium, il Bruges non ha più trovato la giusta via: una sconfitta con lo Standard Liegi e un pareggio col Gent in campionato, fino al tonfo europeo. Un rendimento che conferma come la squadra belga sia ben lontana dall’essere un’avversaria temibile, eppure è riuscita a eliminare la formazione di Gasperini.
I rimpianti del calcio italiano
Ripensare a queste eliminazioni fa male. Juventus e Atalanta avevano la possibilità concreta di accedere agli ottavi di finale, portando così almeno tre squadre italiane nella fase a eliminazione diretta, insieme all’Inter. Un traguardo minimo, che avrebbe dato più lustro e credibilità alla Serie A.
La delusione aumenta se si considera anche l’eliminazione del Milan contro il Feyenoord, un’altra squadra non certo irresistibile, che però è riuscita a estromettere i rossoneri e ora si prepara a sfidare proprio l’Inter nella doppia sfida europea.
Un fallimento senza scuse
Questi risultati impongono una riflessione seria. È vero che la Serie A non rappresenta più l’elite del calcio mondiale, ma il livello di preparazione, tradizione e qualità dei giocatori di Juventus e Atalanta avrebbe dovuto essere più che sufficiente per eliminare PSV e Bruges. Non ci sono attenuanti: le squadre italiane si sono fatte sorprendere da avversari inferiori sotto ogni punto di vista, in una doppia sfida in cui i valori reali dovrebbero emergere con forza.
La doppia eliminazione è un peccato mortale, che complica anche la corsa del nostro calcio a un posto in più nella prossima Champions League. L’incapacità di imporsi contro squadre modeste ha un prezzo, e il calcio italiano rischia ora di pagarlo a caro prezzo.
Il cammino europeo continua solo per l’Inter, ma le scorie di queste eliminazioni restano. Juventus e Atalanta, cosa avete combinato?
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