Con undici giornate ancora da disputare, la corsa scudetto in Serie A si infiamma con Inter, Napoli e Atalanta racchiuse in soli tre punti, senza dimenticare la Juventus che, pur essendo a sei lunghezze dalla vetta, rimane pienamente in gioco.
Serie A, lo scudetto è un affare per tre? Non è detto…
Un equilibrio così serrato non si vedeva da tempo e, come spesso accade, saranno i dettagli a fare la differenza. Un aspetto interessante, evidenziato dal Corriere dello Sport, riguarda i punti conquistati e persi dalle squadre di vertice a partire da situazioni di svantaggio o vantaggio, un dato che può rivelarsi cruciale in questa volata finale.
Napoli e Atalanta: il marchio della rimonta
Il Napoli di Antonio Conte si conferma una squadra capace di non arrendersi mai. Gli azzurri hanno guadagnato ben 14 punti partendo da situazioni di svantaggio, un dato che riflette perfettamente lo spirito combattivo del loro allenatore. La mentalità contiana, improntata sulla grinta e sulla capacità di lottare fino all’ultimo minuto, sta portando frutti evidenti: la squadra ha spesso ribaltato risultati apparentemente compromessi, lasciando intendere che il Napoli non solo crede nello scudetto, ma ha anche la personalità per inseguirlo.
Ancora più impressionante è il dato dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini. I bergamaschi hanno conquistato 15 punti rimontando situazioni di svantaggio, confermando di essere una formazione che non molla mai. La “Dea” non solo si dimostra solida e organizzata, ma possiede anche una determinazione feroce nel non lasciare nulla al caso, sfruttando al massimo la propria capacità di ribaltare le partite.
L’Inter e i punti persi nel finale
Se Napoli e Atalanta hanno costruito una reputazione da rimonta, l’Inter di Simone Inzaghi sta mostrando la tendenza opposta. Nonostante la qualità della rosa e la posizione in classifica, i nerazzurri hanno perso ben 7 punti nei minuti finali, un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Il gol subito da Billing al Maradona è solo l’ultimo esempio: dei 25 gol incassati in campionato, ben 10 sono arrivati nell’ultimo quarto d’ora.
Questo dato potrebbe essere sintomo di una squadra che fatica a mantenere alta la concentrazione e la freschezza mentale nei finali di gara, anche a causa dei tanti impegni ravvicinati. A differenza di Napoli e Atalanta, l’Inter è ancora in corsa su tutti i fronti e la stanchezza accumulata si riflette inevitabilmente nelle prestazioni.
Juventus: una rimonta possibile?
E la Juventus? La squadra di Thiago Motta non può essere considerata fuori dai giochi. Con 6 punti di distacco dalla vetta, i bianconeri possono ancora sperare, e la storia insegna che certe rimonte sono possibili. Il 5 maggio 2002 resta un ricordo indelebile: allora la Juve vinse lo scudetto beffando proprio l’Inter, recuperando 6 punti nelle ultime giornate. Anche due anni prima, nel 2000, la Lazio strappò il titolo ai bianconeri, che crollarono a Perugia sotto il diluvio nell’ultima partita, sprecando un vantaggio di 9 punti.
Uno sprint finale senza esclusione di colpi
In questo contesto infuocato, ogni dettaglio sarà decisivo. Napoli e Atalanta mostrano un carattere da rimonta che potrebbe risultare letale nelle ultime giornate, mentre l’Inter dovrà risolvere il problema dei punti persi nel finale per non vanificare quanto di buono fatto finora. La Juventus, dal canto suo, deve aggrapparsi alla speranza e alla memoria di passate imprese per credere ancora nel sogno tricolore.
La corsa scudetto è apertissima e promette scintille fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata.