L’arbitro Maurizio Mariani si conferma tra i migliori a disposizione di Gianluca Rocchi in questo periodo, dirigendo una partita pulita e ben controllata.
Venezia-Napoli, la moviola: Mariani convincente, arbitraggio solido e coerente
La sua gestione al “Penzo” ha seguito una linea chiara e coerente, con una soglia del fallo piuttosto alta e senza interrompere inutilmente il gioco: alla fine in Laguna i falli fischiati sono stati 27, un numero in linea con il ritmo della gara.
Episodi chiave: nessun errore rilevante
Mariani ha letto bene le situazioni più complesse, specialmente in area di rigore.
Oristanio-Buongiorno: nella ripresa, al limite dell’area del Napoli, i due giocatori si trattengono reciprocamente. Corretto lasciar proseguire, visto che entrambi si aiutano con le braccia e non emerge una chiara responsabilità.
Rrahmani-Fila: altro contatto dubbio nell’area partenopea. Rrahmani appoggia le mani sul corpo dell’avversario, ma è Fila a scivolare con il piede d’appoggio, provocando la caduta. Anche in questo caso, giusta la decisione di non assegnare il rigore.
Decisioni disciplinari equilibrate
La gestione dei cartellini è stata altrettanto efficace. Antonio Conte si è lamentato per un contrasto di Fila su Rrahmani nei primi minuti, ma si trattava di un normale contatto di gioco, deciso ma non falloso.
I gialli estratti sono stati corretti:
Candé, per aver fermato con le cattive Lukaku lanciato in dribbling;
Nicolussi Caviglia, per un intervento in ritardo su McTominay;
Olivera, punito per aver atterrato Zerbin dopo essere stato anticipato.
Tecnologia e decisioni chiave
Anche la tecnologia ha confermato le scelte arbitrali. La Goal Line Technology ha dato ragione a Radu, certificando che il colpo di testa di Lukaku non aveva superato completamente la linea di porta.
Nel complesso, una prova convincente di Mariani, che ha diretto con autorevolezza e senza particolari sbavature.
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