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Juventus, Tudor si presenta: “Alla Juve si deve vincere. Vorrei restare 10 anni”

UDINE, ITALY - MAY 20: Head coach of Udinese Igor Tudor looks on during the Serie A match between Udinese Calcio and Bologna FC at Stadio Friuli on May 20, 2018 in Udine, Italy. (Photo by Dino Panato/Getty Images)

La Juventus inaugura una nuova era con Igor Tudor in panchina. Il tecnico croato ha parlato per la prima volta da allenatore bianconero, dopo aver diretto i primi allenamenti.

Juventus, Tudor si presenta: “Alla Juve si deve vincere. Vorrei restare 10 anni”

Un discorso carico di determinazione, nel quale ha sottolineato l’importanza della mentalità vincente e il valore della squadra a sua disposizione.

L’ambizione di Tudor: “Darò tutto me stesso”
Tudor ha esordito con un ringraziamento alla società per l’opportunità ricevuta:
“Tutti vorrebbero allenare la Juventus, è un club speciale. Darò tutto me stesso per ottenere i risultati che meritiamo. Credo molto in questa squadra e non ci sono scuse, solo sfide da affrontare”.

Vlahovic e l’attacco: “Può giocare con Kolo”
Uno dei temi principali riguarda Dusan Vlahovic, rientrato in anticipo dagli impegni con la nazionale:
“Un bel gesto da parte sua. È un giocatore eccezionale, sa segnare, è veloce e intelligente. Con Kolo Muani possono coesistere, le soluzioni tattiche non mancano. L’importante è avere giocatori forti, altrimenti un allenatore può fare ben poco”.

Giovani o esperti? Conta solo vincere
Tudor ha poi parlato dell’approccio ai giovani talenti:
“Rispetto a 30 anni fa, i giocatori sono diversi, crescono in un contesto differente. Tuttavia, se sei alla Juve, l’età non conta: devi vincere. Il club fa bene a scegliere persone giuste con la giusta mentalità”.

Koopmeiners e Yildiz: “Devono segnare di più”
L’allenatore ha evidenziato il potenziale offensivo della squadra, citando in particolare Koopmeiners e Yildiz:
“Sono giocatori forti, il ruolo si trova facilmente per chi ha qualità. Devono segnare di più e io cercherò di metterli nelle condizioni ideali per farlo”.

Il futuro: “Conta il presente, ma resterei qui 10 anni”
Infine, Tudor ha parlato della sua filosofia e della visione a lungo termine:
“Non mi interessa la durata del contratto. Se sento che un progetto è giusto, vado avanti. Altrimenti me ne vado. Vorrei restare alla Juventus per 10 anni, ma il presente è quello che conta davvero”.

Con queste parole, Tudor ha messo subito in chiaro il suo approccio: nessun alibi, solo lavoro e mentalità vincente per riportare la Juventus ai vertici.