“Abbiamo vinto con merito a Monaco, ma non abbiamo ancora vinto nulla”. Parola di Beppe Marotta, intervenuto sul palco dell’evento Il Foglio a San Siro. Il dirigente nerazzurro ha affrontato diversi temi, dalla sfida in Champions al Cagliari in campionato, passando per il lavoro di Simone Inzaghi.

Inter, Marotta: “Abbiamo vinto a Monaco, ma non è finita. Con il Cagliari serve la stessa mentalità”

“Siamo contenti di essere al posto giusto, nel momento giusto, in tutte le competizioni”, ha detto. “Questo era il nostro obiettivo e lo abbiamo raggiunto. Ma ora abbiamo l’obbligo di provarci, senza dimenticare che i risultati possono cambiare in un attimo. Serve la stessa determinazione mostrata a Monaco”. E se la Champions tiene alta la tensione, il pensiero va già a sabato: “Col Cagliari sarà una partita fondamentale. Se non sei connesso tra cervello e gambe, rischi di non essere all’altezza. Sulla carta sembra facile, ma in campo è un’altra storia”.

Marotta ha poi allargato lo sguardo al campionato: “In Italia non esistono partite semplici. Anche le squadre di provincia possono metterti in difficoltà. Si parla sempre degli scontri diretti, ma spesso le vere insidie arrivano dalle partite meno attese. Mancano sette giornate alla fine, e personalmente non guardo il calendario. Dobbiamo convivere con tre competizioni, e questo comporta uno sforzo maggiore rispetto ad altre squadre”.

Infine, spazio al tecnico: “Abbiamo avuto la fortuna di prendere Inzaghi al momento giusto”, ha ricordato. “Non tutti lo ricordano, ma quando è andato via Conte non c’erano molte alternative: Simone stava firmando con la Lazio e per fortuna non lo aveva ancora fatto. È un tecnico preparato, giovane, e in continua crescita. Non è solo bravo tatticamente, ma anche nella gestione del gruppo, che oggi è una delle doti più difficili da trovare”.

Andrea Alati

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