Nuovi nomi emergono dall’inchiesta della Procura di Milano sulle scommesse illegali. Coinvolti anche Francesco Luciani, assistente arbitrale di Serie A e B, e Andrea Valzani, arbitro di basket attivo in Serie A. Entrambi avrebbero intrattenuto rapporti economici con Nicolò Fagioli.
Caso scommesse, nel mirino anche un guardalinee e un arbitro di basket: prestiti sospetti a Fagioli
Dopo Pietro Marinoni, nelle carte dell’indagine compaiono altre due figure legate al mondo dell’arbitraggio. Il primo è Francesco Luciani, assistente arbitrale impiegato in Serie A e B, che avrebbe prestato circa 73.000 euro a Nicolò Fagioli. I versamenti sarebbero avvenuti attraverso otto bonifici indirizzati alla gioielleria Elysium, già finita al centro delle indagini come possibile tramite per il rientro di denaro tra scommettitori e organizzatori.
Il rapporto tra Luciani e Fagioli risale almeno al 2022, come evidenziato dalle chat intercettate. Il calciatore si rivolgeva a lui con il soprannome “Fra cuggio”, mentre l’assistente rispondeva con messaggi del tipo:
“Sono senza un soldo.”
“Eh sì, ma prima devo vendere le azioni.”
Il rischio per Luciani è concreto, soprattutto in ambito sportivo. Il regolamento impone infatti agli ufficiali di gara di dichiarare ogni rapporto di prossimità con tesserati che potrebbero incrociare sul campo. Se questa comunicazione non è mai avvenuta, l’assistente potrebbe andare incontro a una pesante sanzione disciplinare.
Accanto a lui compare anche Andrea Valzani, arbitro di pallacanestro in Serie A dal 2020. Doveva essere parte della terna designata per la sfida Virtus Bologna–Brescia, ma ha rinunciato all’incarico per motivi di opportunità, dopo l’emersione del suo nome nell’inchiesta. Dai documenti risulta che Valzani avrebbe versato 10.000 euro a Fagioli, utilizzando lo schema dei “finti orologi” da fatturare come copertura, già visto in altri episodi del caso.