L’edizione odierna de “La Repubblica” ha analizzato la situazione in casa Napoli, soffermandosi sul prossimo match contro il Torino, in programma domenica alle 20.45 allo stadio Maradona di Napoli.
Repubblica – Napoli, Conte vuole ritrovare i gol per la volata scudetto: riecco Raspadori, rebus Okafor…
Meno tre. Si assottiglia il conto alla per la sfida di domenica notte al Maradona (20.45) con il Torino: la prima delle cinque finali per lo scudetto che attendono il Napoli. Senza scossoni e nei limiti del possibile rilassata la marcia di avvicinamento da parte degli azzurri, che hanno assistito ieri sera dal divano all’ennesima tappa del tour de force dei loro rivali dell’Inter: impegnati nel derby di Coppa Italia contro il Milan a San Siro. Antonio Conte ha avuto inoltre la possibilità di studiare alla tv anche i suoi prossimi avversari, visto che pure i granata (attesi a Fuorigrotta) sono scesi in campo per il recupero di campionato con l’Udinese. È un altro piccolo vantaggio da sfruttare nella volata finale, in cui saranno i dettagli a fare la differenza. Per conquistare lo scudetto bisogna vincere le prossime cinque partite e per riuscirci bisogna fare gol.
Lapalissiano? Certo, ma per il Napoli anche complicato, specie ora che sugli azzurri incombe di nuovo l’emergenza: dopo il secondo infortunio muscolare di David Neres. Già di per sé la sterilità offensiva è sempre stata il rebus più difficile da risolvere per Conte, che si è accorto subito di avere un organico poco prolifico: in assoluto e rispetto a quelli delle dirette avversarie. Non a caso per restare nelle zone alte il tecnico si è aggrappato alla solidità della sua difesa: la meno battuta nei 5 campionati top d’Europa. La resilienza è stata infatti decisiva per arrivare alla pari con l’Inter alla volata finale: impresa che era sembrata disperata dopo il mercato invernale, quando l’attacco era stato ulteriormente indebolito con la cessione di Khvicha Kvaratskhelia: 5 reti e 3 assist in 17 giornate.
Di Lorenzo & C. hanno viceversa trovato la forza per non mollare ed è così che – tra mille sofferenze – si sono guadagnati il diritto di sognare fino alla fine: grazie a tanti pareggi e alla continuità di risultati. Adesso però serve un cambio di passo, già da domenica con il Torino. Per blindare il primo posto bisogna osare. Conte finora ha potuto contare sui gol di Lukaku (12), McTominay e Anguissa (5). Ma per fare il filotto il Napoli ha bisogno del risveglio degli altri attaccanti. Su tutti Jack Raspadori, che si era già fatto trovare pronto – 3 reti in 5 gare – in occasione dello stop precedente di Neres. Toccherà di nuovo a lui, col Torino. Dovranno però cercare di rendersi utili anche Noah Okafor (finora utilizzato per appena 36’), Cyril Ngonge e Giovanni Simeone. Il reparto offensivo azzurro ha la chance per smetterla di essere il punto debole della squadra e dare finalmente il suo contributo nello sprint per lo scudetto.
La formazione per domenica resterà top secret e non c’entra la pretattica. Si ferma in qualche modo per lutto infatti pure il Napoli, che non è stato coinvolto dai cambiamenti del calendario per la scomparsa del Pontefice. Ma in segno di rispetto da Castel Volturno è stata annunciata la decisione di Conte (molto religioso) di restare in silenzio per tutta la settimana. “Sabato – in segno di rispetto e cordoglio per i funerali di Papa Francesco – non ci sarà la consueta conferenza stampa di vigilia del mister”, ha comunicato infatti il club azzurro. Il conto alla rovescia per la sfida contro il Torino scivolerà dunque via nel segno della massima discrezione. Poi parlerà il campo: comincia la volata scudetto.
Carlo Gioia