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Udinese-Napoli, quando Diego ebbe 3,5 in pagella!

MARADONA NAPOLI – Ogni volta che il Napoli va giocare ad Udine, riaffiora il ricordo del voto più basso assegnato a Maradona nella sua storia partenopea, guadagnato, per così dire, proprio allo Stadio Friuli, il 14 gennaio del 1990.

E pensare che anche quel giorno, come spesso gli è capitato, Diego risultò decisivo per il Napoli, mettendo la firma su una delle rimonte più straordinarie mai realizzate nella storia azzurra.

Subita la rete udinese del 2-0 all’86’, Maradona dapprima propiziò (grazie a un’astuta battuta veloce di un calcio di punizione) il calcio di rigore, da lui stesso trasformato alla solita maniera, che riaprì l’incontro e successivamente realizzò la brillante giocata che portò al pareggio di Giancarlo Corradini all’ultimissimo minuto di recupero.

Strana storia quella del difensore azzurro.

Nelle 173 partite giocate con la maglia del Napoli, Corradini è andato in rete soltanto due volte, ma in entrambi i casi ha posto il sigillo a due rimonte epiche, entrambe decisive per la conquista del secondo scudetto partenopeo:

nel settembre 1989, Corradini ha infatti realizzato (anche allora in extremis) la rete del 3-2 contro la Fiorentina dopo che la squadra viola aveva chiuso la prima frazione di gioco sullo 0-2 grazie alla doppietta diRoberto Baggio (il cui primo gol resterà per sempre nell’antologia della storia del calcio); pochi mesi dopo, come detto, ha siglato il gol dell’ormai insperato pareggio contro l’Udinese.

Quel giorno di Udine, però, la finissima penna di Giuseppe Pacileo non si fece intenerire dalle giocate decisive del Pibe de Oro tanto che sul “Mattino” del giorno dopo la pagella fu la seguente:

Maradona 3.5: Dovrebbe vergognarsi, se sapesse cos’è la vergogna di andare in campo ad osservarsi la partita, quando non perde le poche palle che giuoca. Però il rigore lo mette dentro e in extremis trova il guizzo. Di tanto i suoi amici si dicono soddisfatti. Io gli ho aggiunto mezzo punto e domando: saranno felici anche quando il Napoli di cotanto capitano sarà terzo o peggio?

Addirittura il “Corriere della Sera”, venuto a sapere già la domenica del voto che ci sarebbe stato il giorno dopo sul “Mattino”, titolò il lunedì stesso che un giornalista napoletano aveva osato dare 3.5 in pagella a Maradona.

Dell’incontro tra Pacileo e Maradona avvenuto il giorno seguente alla partita nei corridoi di un’emittente televisiva partenopea si sono raccontate le più disparate verità.

La versione del giornalista, riportata da lui stesso anni dopo, sostiene di un Diego semplicemente molto amareggiato non tanto per il voto quanto per l’incipit del commento tanto che, dopo aver affermato di non doversi vergognare di niente, appallottolò il foglio del giornale sul quale era scritta la pagella e lo lanciò verso Pacileo (senza comunque l’intento di colpirlo).

Non si può dire fino in fondo se Pacileo, straordinario scrittore, oltre che giornalista, abbia quel giorno sbagliato la pagella.

Di sicuro però si può dire che ha sbagliato la profezia: come ben sappiamo, il posto finale occupato in classifica dal Napoli del 1989-1990 non fu infatti il “terzo… o peggio”.

 

VITTORIO DE GAETANO