Danilo Pergamo, in arte Danilo Pè si racconta: l'importanza dell'immagine, il regalo da fare ad Hamsik e la bellezza di evocare emozioni con la bellezza del disegno. "Il bianco o lo si affronta davvero, o nemmeno vale la pena di partire..."
VIGNETTE HAMSIK PERGAMO – “Ci vuole fantasia, amore e passione”: no, non è la ricetta per la torta della nonna, ma è il mix di ingredienti perfetto per realizzare il proprio sogno. “Ho sempre disegnato, da quando ho memoria l’ho sempre fatto e non ho mai mollato”. C’è chi nasce con un talento e chi lo coltiva, descrizione perfetta per i Leonardo da Vinci 2.0. Artisti capaci di creare, dal nulla, capolavori incredibili, pezzi unici di una collezione virtuale a portata di click che, giorno dopo giorno, guadagnano di diritto un capitolo speciale nell’albo dell’arte italiana. Negli anni ’70, con le avventure di Corto Maltese o Hugo Pratt, Andrea Pazienza è diventato un simbolo per i giovani del tempo. Uno stile ed un’icona che l’ha reso il vignettista più famoso al mondo a cui tanti giovani si sono ispirati e si ispirano tutt’ora.
I Leonardo Da Vinci 2.0: l’importanza dell’immagine.
I vignettisti italiani sono sempre più numerosi e si possono ammirare attraverso i vari profili social anche se la chiave del successo resta l’immagine. Un linguaggio immediato e autentico, capace di trasmettere velocemente il messaggio dell’autore. Oltre alle vignette utilizzate per prendersi gioco dei politici, prende sempre più piede una corrente che si sta affermando in Italia: quella dei vignettisti di calcio. Una categoria che, di anno in anno, cresce sempre di più e con maggior frequenza ne ammiriamo le creazioni.
Danilo Pergamo, in arte Danilo Pè: i suoi inizi verso la scalata ai 5 vignettisti più famosi d’Italia.
Oggi abbiamo fatto quattro chiacchiere con uno dei vignettisti del momento: Danilo Pergamo. Danilo Pè, in arte e per gli amici, conta già 27.7mila followers con appena 1.391 post pubblicati. Uno dei primi post pubblicati fu “Danilo Pergamo: whiskey and drawings” ambientato in un vecchio saloon per cowboy. Ne ha fatta di strada Danilo dal quel 30 marzo del 2013. Le sue tecniche ed il suo modo di incastonare la realtà su un foglio di carta sono migliorate di anno in anno. I primi cambiamenti si vedono già nel 2014 con la rappresentazione del gatto di Alice nel paese delle Meraviglie fino ad arrivare alla vignetta dedicata a Marek Hamsik.
“Come ho iniziato? In realtà la passione esiste da sempre: ho sempre disegnato da quando ho memoria. Da bambino costringevo mio papà a riprodurre per me i personaggi dei fumetti – ci ha raccontato Danilo – e dopo dovevo provarci io. La passione per il calcio, invece, viene da più lontano: è stato mio nonno a farmi appassionare a questo sport. Con la crescita dei social ho iniziato prima a scrivere, poi a realizzare fotomontaggi nei post partita. Ma ho pensato di mollare quando vedevo i miei lavori, spesso senza firma riportati su tantissime pagine a tema calcio Napoli. I miei lavori riportati ovunque, ma senza crediti. Non ho mollato anche perchè mi hanno “aiutato” diversi personaggi, su tutti Anna Trieste, che mi invitò in una delle sue dirette per fare chiarezza sulle “appropriazioni” dei miei lavori. Lì ho capito che dovevo trovare un modo di comunicare che fosse ancora più “mio”, e così ho iniziato a rappresentare le situazioni non più come fotomontaggi, ma come vignette: da lì è iniziata una nuova vita per me”.
“Hamsik 11 anni dopo…” a breve lascerà Napoli e sono tantissimi sui social che ripostano la vignetta di Danilo.
“Hamsik del 2007 accanto a quello del 2019 sul muretto a Castel dell’Ovo? È una vignetta che secondo me ispira molta tenerezza, la realizzai in occasione del raggiungimento del record di presenze, ma in questi giorni ha ripreso quota perché si presta molto alla situazione. Credo che Hamsik abbia rappresentato per la città di Napoli l’idea del legame che va al di là del sangue. La nostra è una tifoseria che non è mai stata troppo “tenera” nei confronti dei napoletani che hanno vestito la maglia azzurra, forse perché ognuno di noi sogna di giocare al San Paolo con quella maglia e quindi vede l’attaccamento del calciatore napoletano come una cosa “scontata”. Cosa centra questo con Hamsik? “Vedere un calciatore slovacco, con un carattere totalmente diverso dal “calore” dei napoletani, vestire quella maglia e difenderla così: è speciale. Hamsik ha deciso di legarsi per tutta la sua carriera ad alti livelli ad una sola maglia e ad una sola città: questo l’ha reso quasi “uno di famiglia”. In un’altra vignetta dissi, scherzando, che in fondo la cresta e i dentoni avrebbero dovuto far capire subito, che in quel ragazzo timido arrivato con le infradito alla presentazione, era un po’ un “ciucciariello” azzurro. Sarà strano, molto strano, non vedere più la sua cresta nel Napoli dopo tutti questi anni”.
Non solo Hamsik, ma anche altri calciatori azzurri sono stati “trasformati” negli attori delle sue vignette
Danilo Pè non si è limitato ad immortalare solo Marek Hamsik, tanti sono stati i “protagonisti delle sue vignette”: Milik su tutti, ma nel momento negativo della sua stagione. “Seguo molto i social ed in quel periodo i tifosi non furono molto clementi con Milik. “Arek comm’ o’ Purp” un po’ per gioco, un po’ per scaramanzia, molti tifosi sui social gli avevano affibbiato questo soprannome e disegnarlo mentre cucina il polpo è stato un voler “esorcizzare” queste voci ed alla fine ha portato bene. È un calciatore con caratteristiche e potenzialità molto importanti, mi piace molto”.
Ma i lavori di Danilo non nascono e finiscono sui social, non sono indirizzati ad un pubblico ristretto anzi: spesso i suoi lavori oltre ad essere ripresi da alcuni media, sono stati apprezzati anche dai diretti interessati.
“Alcuni calciatori seguono i miei lavori sui social ed è una cosa che mi fa molto piacere. Mertens ha utilizzato una mia vignetta dove gioca, come uno scugnizzo, tra i vicoli di Napoli. L’ho rappresentato così perché io lo vedo in questo modo. Vedere un mio lavoro pubblicato da Mertens è stata una cosa che mi ha riempito di orgoglio, perché vuol dire che il modo in cui vedevo il calciatore si rispecchiava perfettamente in ciò che sentiva lui. Anche Allan spesso vede ed apprezza i miei lavori. Sono due tra i miei soggetti preferiti: mi piace rappresentarli ed essere apprezzati da loro è, per me, un grande orgoglio”.
Anche Mister Carlo Ancelotti è entrato a far parte della cerchia di immagini realizzate da Danilo Pè. Spesso il vignettista rappresenta il mister in vesti inusuali riuscendo a rendere comiche anche semplici episodi di quotidianità. “Adoro il mister, sono convinto che ci regalerà grandi soddisfazioni. È apparso in diverse vignette, al fianco di Allan versione Looney Tunes, oppure con “Hannibal” Rog. Ne ho realizzata una in cui realizza il suo “presepe” cambiando posizione ad alcuni calciatori. Questa l’ho utilizzata soltanto per un’esposizione, mentre per i social ho utilizzato la stessa tipologia, ma con Milik. Spero possa essere il protagonista di tante vignette, lo considero uno dei più grandi allenatori al mondo”.
I social: una vetrina importante, ma anche pericolosa.
La popolarità che ha acquisito Danilo Pé l’ha portato ad avere una platea di ammiratori molto vasta: ha superato i 27mila followers. Una vetrina importante, la sua, per far comprendere, nel migliore dei modi, la sua arte e la sua vena artistica.
“I social sono fondamentali. È impressionante il rimbalzo che riescono a dare i social. Ricordo che all’inizio dell’intervallo della partita contro il Torino postai un’immagine in cui Maradona “passava” a Marek il testimone del record dei gol segnati ispirandomi al Giudizio Universale. In meno di 20 minuti mi arrivarono retweet anche dal Messico, impressionante! Ho tante idee, a volte pure troppe… mi piacerebbe confrontarmi, da vignettista ,con qualche progetto un po’ più ampio, anche a livello sociale. La mia prossima vignetta? Sicuramente ne realizzerò una per la partenza di Hamsik, non è ancora in progress, ma ci sarà”.
Non solo calcio nelle rappresentazioni di Danilo, ma anche situazioni o personaggi vip della Tv: “Non solo calcio, cerco di studiare e prendere il più possibile dai film, cartoon e serie Tv. Circa il 90% dei miei lavori nasce guardando la tv. Guado tantissime cose ed in qualunque momento della giornata, anche mentre disegno o mentre sono in metropolitana. Spesso, nei miei lavori, utilizzo personaggi che la gente conosce e questo mi aiuta a trasmettere concetti e sensazioni che altrimenti sarebbero complicati da identificare in una sola vignetta. Usando personaggi dalla personalità già nota, la cosa diventa più facile. Se vado a rappresentare, ad esempio, un personaggio che parla con Barbara D’Urso, si capisce subito che siamo al cospetto di una storia strappalacrime….”
L’attacco per una vignetta…
Un tema delicato è quello legato all’escalation di violenze sui social che aumenta e preoccupa sempre di più. “Questa è la faccia più brutta della medaglia. La gente si sente protetta dietro un pc e ne approfitta per vomitare tutta la propria rabbia che ha. Da questo punto di vista mi ritengo fortunato, perché la maggior parte del mio “pubblico” è davvero super rispettoso e mi trasmette tanta forza, ma ho avuto anche molti attacchi, soprattutto quando ho toccato temi diversi dal calcio. Le vignette politiche, in realtà, sono quelle maggiormente bersagliate. La gente affronta le questioni politiche come se fossero risse virtuali.
Vi voglio raccontare un episodio che mi ha fatto riflettere molto. Sfida Juventus vs Milan, decido di pubblicare una vignetta ironica su Ronaldo e Higuain: apriti cielo. Ho ricevuto diversi insulti, ma la cosa più preoccupante e triste è stata una storia instagram nella quale un ragazzino, tifoso del Milan, mi taggava per indicare al proprio gruppo di amici il bersaglio di una shit-storm. Ho pensato che se lo stesso trattamento potrebbe esser riservato, da queste persone, ad un loro coetaneo, magari un compagno di classe, potrebbero fargli veramente, ma veramente male. È una cosa assolutamente da non sottovalutare…”
La passione per i super-eroi ed il sogno per questo 2019…
Quasi 31 anni, ma in Danilo vive sempre un eterno bambino… “Sono un grandissimo fan di Iron Man. Mi piace che il suo “super-potere” sia il più umano di tutti, il talento. Perché il talento va coltivato, indirizzato, affinato. Da questo punto di vista, se dovessi paragonare ad un super-eroe un calciatore sicuramente lo farei con Mertens. Dries negli anni e grazie all’intuizione di Sarri è riuscito a modificare il proprio raggio d’azione trasformandosi in un attaccante fenomenale.
Il mio più grande desiderio in questo 2019? Dopo aver visto il Parma sabato sera mi è tornato in mente un desiderio grande assai, ma sono realista. So che è estremamente complicato anche se spero possa realizzarsi nel giro di qualche anno. Mi piacerebbe vedere il Napoli alzare l’Europa League, sarebbe un traguardo importante”.
Un sogno bello, bellissimo e magari, se dovesse diventar realtà sapremo tutti cosa fare: andare su Instagram o Facebook ed ammirare la più bella opera di Danilo Pè. Per la sua capacità di vivere, non solo il calcio, ma anche la vita viene definito da molti come il “Re delle vignette umoristiche” quando si parla di Napoli e del Napoli. Sul suo profilo twitter si presenta come: “Visual artist, illustratore, fumettista e pure napoletano. Dico parolacce, ma solo a fin di bene”. Essere napoletano equivale ad avere una marcia in più e sapersi arrangiare e lottare nel momento del bisogno senza mai abbassare la testa ha reso Danilo l’artista che è oggi. Non ha mai avuto paura di affrontare un foglio bianco perché, come citato da Leo Ortolani – “La pagina bianca ha dentro di sé tutto ed è forse per questo che a volte qualcuno prova timore nell’affrontarla. Il bianco o lo si affronta davvero, o nemmeno vale la pena di partire” – e siamo certi che Danilo non avrà mai paura di quella pagina bianca.