A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Alfredo Pedullà, giornalista ed esperto di calciomercato. Con lui si è parlato della gara di ieri ma anche, appunto, di mercato, di Milik, Giuntoli e Callejon.
EDITORIALE – Pedullà su Milik, Napoli-Salisburgo e calciomercato
“Napoli-Salisburgo? Ultimi 15′ difficili. Peraltro il Napoli ha sprecato vari gol, potevi stare 5-0 e invece hai rischiato il 3-1. Milik? Non si discute, non lo si doveva fare anche quando se ne parlava male. Senza i suoi infortuni avrebbe già completato la definitiva consacrazione. Le critiche a Insigne? Questo è il mondo dei risultati, la via di mezzo non esiste. Credo che si tratti di un finto problema.
Belotti o Immobile? Ogni anno la Lazio dovrebbe smobilitare ma fare le trattative con Lotito non è semplice. Sul giocatore del Torino è possibile, ma alle condizioni di Cairo. Sicuramente è più facile venga ceduto lui. Ola Aina? Si tratta di un buon giocatore, il Torino ha fatto un grande mercato. Deve crescere in una delle due fasi ma il Napoli potrebbe fare di meglio.
Giuntoli resta? Dipende da lui, penso voglia rimanere. Si è creato un feeling importante anche con Ancelotti. Mi sorprenderei se non restasse, non credo gli convenga andare a Roma perché non sarebbe un salto di qualità. Callejon? Sarà ancora un tassello del Napoli, dà sempre tutto. Rischio Reina bis? C’è il rischio che qualcuno gli offra più soldi e che faccia una scelta senza dover essere titolare. Mario Rui? Grande interprete del ruolo, giocatore continuo. Chiesa? Una tariffa che aumenta sempre di più, c’è poi una concorrenza enorme.
Zielinski, Maksimovic e Milik? Probabilmente rinnoveranno, non sono questi i problemi. Piatek? Quando De Laurentiis l’ha trattato aveva una valutazione diversa. Ounas? Sta diventando un diamante meno grezzo grazie alla gestione recente, il futuro è dalla sua parte. Ranieri alla Roma prima di Sarri? Baldini considera l’ex Napoli il miglior tecnico sul mercato ma in questo momento si è assestato, credo abbiano tirato una pugnalata a Di Francesco”.