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Cori razzisti contro Koulibaly, arriva il comunicato della FIFA

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Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha rilasciato un comunicato con il quale condanna espressamente i colpevoli di tali episodi, riconoscendo sostegno nei confronti della vittime. 

FIFA KOULIBALY RAZZISMO – Nella gara di Europa League tra Arsenal e Napoli si sono verificati, per l’ennesima volta, degli spiacevoli episodi di razzismo sotto forma di cori. Destinatario diretto di questi cori è stato il senegalese Kalidou Koulibaly. Una ristretta cerchia di tifosi londinesi si sono spinti oltre un certo limite, quel limite che non andrebbe mai superato. La stessa società londinese ha subito dichiarato di volersi distaccare da quanto successo e avrebbe preso dei provvedimenti nei confronti dei colpevoli.

Il razzismo va fermato in tutti i modi possibili. A tal proposito, il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha rilasciato un comunicato con il quale condanna espressamente i colpevoli di tali episodi, riconoscendo sostegno nei confronti della vittime.

Il comunicato della FIFA

“Negli ultimi giorni, è stato molto triste vedere diversi episodi di razzismo nel calcio. Non è minimamente accettabile tutto questo. Il razzismo non trova spazio nel calcio, così come non lo trova nella società.
La FIFA sta con Prince Guano, Kalidou Koulibaly, Raheem Sterling, Danny Rose così come ad ogni altro giocatore, allenatore, tifoso o partecipante ad una partita di calcio che è stato bersaglio di razzismo, che sia al più alto livello professionale o nel cortile della scuola. Il razzismo deve finire, punto.

Abbiamo introdotto la cosiddetta “three-step procedure” nelle nostre competizioni: un meccanismo che consente agli arbitri di arrivare fino all’abbandono della partita per incidenti di tipo discriminatorio.

Continueremo ad essere in prima linea per la lotta contro il razzismo e garantiamo che tutte le associazioni membri della FIFA avranno il nostro totale supporto in questa sfida. Non esiteremo a fare tutto ciò che è in nostro potere per sradicare il razzismo e ogni altra forma di discriminazione, dal calcio, ad ogni livello e ovunque nel mondo.”