NAPOLI CAGLIARI – Napoli-Cagliari, curve a 30 euro e prezzi alti per tutti i settori del San Paolo: la strategia voluta da De Laurentiis, per il posticipo di Serie A in programma domenica 5 maggio alle 20.30, fa discutere. La scelta del presidente è interpretata da molti tifosi e addetti ai lavori come una risposta alle recenti contestazioni, culminate a Frosinone col rifiuto della maglia di Callejon. Secondo l’edizione online de ‘Il Corriere dello Sport’, si tratta dell’ennesima spaccatura, anche se tra le gente dominano pareri discordanti.
Posizione rigida di De Laurentiis
“Più di un semplice messaggio: la sfida al Cagliari non sarà come le altre, eppure non c’è molto da aggiungere al racconto di un campionato ormai chiaro, che procede spedito verso un secondo posto che ha il suo prestigio. Ma la strategia inedita, curve a 30 euro, vale come un segnale, crea un confine tra ieri e oggi, è un solco che separa questa stagione, un puntino per ricordarsi quand’è accaduto tutto questo. La città s’interroga sul motivo di tale scelta, sa bene che il «listino prezzi» esula dal campo, è una risposta alla contestazione, un modo come un altro per rilanciare una posizione rigida, quella di De Laurentiis, nei confronti di chi ha agito, tra frasi in rima e gesti difficili da dimenticare. Non sarà uno scontro diretto eppure serviranno 30 euro per andare in curva, 40 per i distinti, 50 per la tribuna Nisida e 65 per quella Posillipo. A quattro giorni dalla partita (si giocherà alle ore 20.30) la città è divisa e il dibattito aperto: i tifosi hanno idee differenti, le esprimono ovunque ed è facile coglierle sui social, riassumendo i concetti. «Il Napoli ha fatto bene, poteva fissare anche prezzi più alti» scrive chi non si riconosce nelle critiche e ha già condannato il gesto di Frosinone. «Così si allontanano i tifosi dalla squadra» replica l’altro volto dei napoletani, mentre le curve si preparano all’ennesima domenica di cori, ad una notte da vivere in contrapposizione al resto dello stadio, esprimendo un parere strettamente personale, diverso da quello di (quasi) tutti gli altri”.