JUVE NAPOLI – La Juve ha comunicato tramite i propri canali ufficiali la vendita dei tagliandi ai nati in Campania per la sfida contro il Napoli allo Stadium. La decisione ha scatenato molta indignazione anche perché non è stata concordata con la questura, che anzi ha definito la misura dubbia e discriminatoria. Anche la politica alza la voce e punta il dito contro i bianconeri con il 5stelle Gennaro Saiello che afferma: “Un precedente gravissimo”. Intanto la società azzurra, impegnata con la tournée negli Stati Uniti, non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito. Ecco quanto scrive l’edizione odierna di ‘Repubblica’.
Juve-Napoli, vietata la vendita ai nati in Campania: la parola delle istituzioni e della politica
“La Juve insiste di aver informato le autorità e pubblica l’email inviata il 4 agosto in Questura, ma proprio il questore di Torino, Giuseppe De Matteis, è durissimo: «Si tratta di una misura dubbia e discriminatoria che potrebbe avere anche un valore razzista e che non avremmo mai potuto avallare». Il prefetto di Torino, Claudio Palomba, che a Napoli è nato, un po’ come l’allenatore bianconero Maurizio Sarri, allo Stadium non potrebbe entrare: «Mi auguro che sia stata una svista e che non abbia conseguenze sull’ordine pubblico. Spero che i vertici della Juventus riconoscano l’errore ».
Il questore De Matteis però insiste: «Noi non parliamo con la società per email o telefonate, ma negli organi preposti che sono il Gruppo operativo per la sicurezza e l’Osservatorio per le manifestazioni sportive, che su quella partita non si sono ancora espresse e comunque non avrebbero mai avallato un provvedimento di quel tipo».
La società partenopea tace sul caso, ma la politica campana è tutta contro: «Un precedente gravissimo », secondo il 5Stelle in Regione, Gennaro Saiello”.