A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria:
“Gabbiadini? Non gli è successo nulla, probabilmente non sente la fiducia del club o dell’allenatore. E’ un fuoriclasse, quando andò via da noi non voleva andare a Napoli e non dimentichiamo che parliamo di un 22enne.
I goleador sono in genere ragazzi importanti, ma è sempre la testa che comanda le gambe.
Muriel al Napoli? De Laurentiis è un grande presidente, sta dando la vita al Napoli. Il popolo napoletano è l‘Italia che ho nel cuore e lo dico sempre. Aurelio non mi ha chiamato per Muriel anche perché il calciatore non è in vendita. Al momento me lo tengo stretto e poi state tranquilli che De Laurentiis non mi chiama.
Gabbiadini lo riprenderei subito. E’ un grande calciatore, un bravissimo ragazzo ed è cresciuto molto. Poi, come tutti i ragazzi, ha 5 rotelle e ogni tanto una si blocca. Questi ragazzi vanno motivati, apprezzati e difesi soprattutto chi, come Gabbiadini deve fare gol.
Pensate che quando Muriel non giocava mi volevano dare 15 milioni e io lo pagai 12 milioni, ma dissi di no. Muriel ha una clausola di 35 milioni, ma è De Laurentiis il mago delle clausole.
15 punti in 12 partite? Dopo tre anni di calcio, non ho aspettative. Sto provando a dare un’identità forte alla Sampdoria, abbiamo preso il Ferraris in concessione, abbiamo fatto la residenza dei bambini e la primavera giocherà finalmente in casa, abbiamo fatto i campi per cui stiamo muovendo qualcosa e sono certo che porterà benessere. Ciò che voglio è che la Samp abbia un’identità importante e mi aspetto un campionato di grande serenità, poi arriveremo dove la gamba e il cuore dei nostri ragazzi ci porteranno. Quest’anno vedrete che faremo esordire un napoletano che è cresciuto nella Samp e lo porteremo in prima squadra. Da lui ci aspettiamo cose belle, ma non vi dirò mai il nome, vi dico solo che per lui la porta è come la mamma, la guarda, la bacia e fa gol.
Questa cosa che ci scansiamo quando affrontiamo la Juve è una stronzata. Abbiamo fatto la nostra gara e non ci scansiamo con nessuno, sia chiaro. Entriamo in campo con 11 leoni anche perché nella Samp chi ha paura resta negli spogliatoi. Se vedete Chievo-Juventus, vi rendete conto come le partite sono fatte di episodi, così come se una squadra prende 13 pali e l’avversario con un tiro va in gol vuol dire che sono episodi.
L’8 gennaio verremo a Napoli e sarei felice di darvi un bel dispiacere”.