URAGANO LORENZO TRIBUNA – Mentre l’uragano Lorenzo sta mettendo l’Italia in ginocchio, in Belgio Ancelotti sfida la bufera mandano il capitano in tribuna. Scelta tecnica, è la motivazione ufficiale. “Abbiamo tanti attaccanti e in Champions si possono portare soltanto sette riserve. E’ una regola che ci penalizza. Comunque non montiamo un caso”, ha detto il direttore sportivo del Napoli prima della trasferta contro il Genk. Però dal Belgio arrivano spifferi di un alterco tra Ancelotti e il capitano azzurro.
E’ la prima volta che la punta di Frattamaggiore viene spedita in tribuna durante l’era Ancelotti, iniziata l’anno scorso. A far discutere non è soltanto la decisione di oggi, ma anche l’esclusione di domenica scorsa al San Paolo in occasione del successo contro il Brescia. Nell’anticipo delle 12.30 contro le Rondinelle Insigne è rimasto in panchina per tutta la partita.
Visto scuro in volto alla Luminus Arena, adesso Insigne si interroga sul futuro. Sembrava che il chiarimento a casa Ancelotti prima dell’estate avesse potuto far tornare il sereno tra il capitano e l’allenatore. Dopo un inizio fulminante, con Insigne bomber sopraffino dopo il cambio di ruolo da attaccante esterno a punta centrale nelle prime battute della scorsa stagione, il capitano ha iniziato a non gradire più le scelte di Ancelotti. Da lì una seconda parte di campionato con il freno a mano tirato. Il culmine delle frizioni il 18 aprile al San Paolo in occasione della sconfitta interna e la conseguente eliminazione ai quarti di Europa League ad opera dell’Arsenal. Il trainer decise per la sostituzione di Insigne nella ripresa dopo un gol sbagliato. Il capitano non la prese bene. Settimane dopo il chiarimento e la pace, già messa a dura prova con la tribuna di Genk. Si attende la nuova schiarita per il bene del Napoli.