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E’ affollato il banco degli imputati, Milik e Lozano fanno compagnia ad Ancelotti LE PAGELLE

BRUTTO NAPOLI PAGELLE – A Genk una delle peggiori prestazioni del Napoli in Champions durante l’era Ancelotti, ancora a secco di successi in trasferta. Ecco le pagelle degli azzurri:

MERET 6,5: Una delle poche note liete della serata. Dice due volte di no a Berge e ribadisce di essere il portiere più competitivo in rosa.

DI LORENZO 6: Schierato sulla destra, ma in pratica agisce come terzo centrale. Seconda presenza in Champions, ma sembra un veterano.

MANOLAS 6: Non è al top della forma, ma alla fine porta la pagnotta a casa.

KOULIBALY 6: Per tornare quello dell’anno scorso ci vorrà un altro po’ di tempo. Ma alla fine è stata positiva la prova nel suo vecchio stadio. Anzi avrebbe potuto anche segnare, ma Hrosovsky salva sulla linea. Peccato.

MARIO RUI 6: Sembrava in palla, ma è costretto a uscire al 34′ per infortunio. (Dal 34′ MALCUIT 6: Buono l’impatto sulla gara, dà il suo contributo).

CALLEJON 5: Un palo e un’altra occasione sprecata nella ripresa. Due chance mancate che pesano sull’economia della gara.

ALLAN 5: Prestazione molto al di sotto dei suoi standard. Ancora in ritardo di condizione a causa della partecipazione alla Coppa America. Sembra pure demotivato.

ELMAS 6: Chance dal primo minuto. Il macedone amministra il gioco con diligenza. (Dal 55′ MERTENS 5,5: Prova a dare la scossa, ma combina poco).

FABIAN RUIZ 6: Meglio nella ripresa. Prova senza particolari picchi, ma con la conferma che solo lui può accendere la manovra del Napoli a centrocampo.

MILIK 4: Ancelotti gli concede la vetrina della Champions, ma il ‘polacco triste’ fallisce almeno tre gol già fatti. Potrebbe diventare un caso. (Dal 72′ Llorente 5,5: Stavolta non indossa i panni di salvatore della Patria).

LOZANO 4: Questa volta viene schierato da seconda punta. Sembra che nemmeno questa posizione in campo gli si addice. Schierato in un ruolo poco congeniale, non entra mai in partita. Oltre al gol allo Stadium, mister 42 milioni non ha ancora dato una prova tangibile della sua esistenza in azzurro. Forse non tutte le colpe sono le sue. Vero Ancelotti?

ANCELOTTI 5: Un pari contro una formazione che all’esordio in Champions ha perso 6-2 a Salisburgo è difficile da digerire. Stesso discorso per la decisione di spedire Insigne in panchina. Sale sul banco degli imputati e per difendersi adesso ha poche attenuanti.