Il marchio di fabbrica del Napoli della scorsa stagione e dell’inizio dell’attuale è sempre stato quello della velocità di palleggio. La velocità di palleggio è un’unità di misura calcolata sul numero medio di passaggi fatti in un minuto di possesso palla: più passaggi si completano in un minuto di possesso palla, più sarà rapida la manovra di una squadra nella sua capacità di spostare il pallone nell’area di rigore avversaria. Una velocità che ha reso il Napoli imprevedibile e letale in tante circostanze.
Una connotazione che vede il Napoli ancora primeggiare nelle classifiche elaborate da InstatScout in Serie A
17.4 passaggi di media in un minuto di possesso palla, con una squadra abituata a giocare a 2 tocchi con una chiara impronta europea come dimostra la stessa classifica (fonte InstatScout) ma di questa edizione della Champions
17.6 passaggi riusciti in un minuto di possesso palla, un’indice quasi identico al PSG ed al Bayern di Ancelotti, formazioni accreditate per la vittoria della Champions, un indice superiore anche a Barcellona.
Qualcosa, però, si è interrotto nelle ultime settimane, il Napoli è diventato più lento e per questo ha trovato più difficoltà ad arrivare al tiro (0 conclusioni nel primo tempo di Udine / 2 conclusioni e dalla lunga distanza nella prima ora di gioco contro la Dinamo Kiev). Il confronto statistico (fornito ancora da Instat) è netto:
Il Napoli è passato dal secondo posto al 10° posto nella classifica della velocità di passaggio nell’ultima giornata di Champions, andando anche a snaturare il proprio gioco.
Questa è la mappa dei flussi di gioco, ovvero dei passaggi tra i singoli calciatori, nella gara contro il Benfica, la più bella del Napoli in questa Champions. il regista di quella sera, Jorginho, ha smistato 104 palloni, sviluppando, come dimostra la mappa, flussi di gioco molto intensi con gli interni di centrocampo (Hamsik ed Allan). Nella prima ora di partita, furono 9 le conclusioni del Napoli, con 4 reti e 5 tiri verso la porta.
Questo il flusso contro la Dinamo Kiev: Diawara non ha sviluppato un flusso sensibile (superiore ai 10 passaggi) sia con Hamsik sia con Zielinski, con l’inevitabile riflesso sulla pericolosità della manovra.
di Marco Giordano
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