A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo
“Se il Napoli dovesse battere il Sassuolo potrebbe essere ancora in corsa per lo scudetto e lo dico perchè a differenza di Roma e Milan, il Napoli ha qualcosa in più, ne ero convinto prima e lo sono ancora di più adesso.
Il Sassuolo non sta attraversando un momento positivo ed è chiaro a tutti, per una serie di ragioni. Partecipare all’Europa League è stata una bella esperienza, nuova ma noi siamo una società giovane, che lavora con i giovani e non è stato facile disputare questa competizione soprattutto perché abbiamo perso giocatori importanti per tanto tempo. Rinunciare a Berardi, Defrel e Missiroli non è poco perché il Sassuolo non ha 22 titolari. Poi, siamo stati penalizzati anche dalle decisioni arbitrali, ma non siamo abituati a piangerci addosso per cui dico semplicemente che una serie di ragioni non ci hanno portato in questa stagione a giocare con i nostri 11 titolari.
Il Napoli è una delle squadre più forti del campionato e la affronteremo come sempre, provando a fare risultato, con la rosa che avremo a disposizione anche perché la mentalità di Di Francesco non cambia in base all’avversario che ha di fronte.
Di Francesco non è mai stato in discussione. Lui oltre ad essere un grande allenatore, uno dei migliori, è la forza del Sassuolo, colui che ha fatto crescere e migliorare tutti. La nostra proprietà è forte perché Squinzi potrebbe essere il proprietario di un grande club europeo, ma non dobbiamo dimenticare che se siamo competitivi nonostante tanti giovani, il merito è di Di Francesco.
Defrel e Pellegrini sono due ragazzi di grande prospettiva. Magari il primo è più maturo per fare il salto verso un grande club mentre Pellegrini ha bisogno di giocare e credo gli convenga restare ancora un anno con noi. Non ho avuto contatto diretto col Napoli, mentre altre squadre ce li hanno chiesti, ma sono ottimi i rapporti con club azzurro. Tra l’altro mi è dispiaciuto non chiudere l’accordo con Vrsaljko perché le due società avevano trovato l’accordo, poi è stato il ragazzo a scegliere diversamente”.