Home » De Zerbi: da flop a spauracchio
News

De Zerbi: da flop a spauracchio

De Zerbi

DE ZERBI SASSUOLO NAPOLI – Roberto De Zerbi sta dimostrando, negli ultimi anni, di avere il potenziale da grande allenatore. Dagli esordi col Darfo Boario al Sassuolo, ne ha fatta di strada. Ma, prima di approdare in panchina, è stato un calciatore, con un passato non glorioso a Napoli.

Possesso palla prolungato, e schieramento offensivo, sono i suoi credo da allenatore. Tra Benevento e Sassuolo ha mostrato di saper insegnare ai suoi ragazzi come giocare a calcio.

Domenica, inoltre, nel posticipo di Serie A che si giocherà al Mapei Stadium tra il suo Sassuolo ed il Napoli di Gattuso, ha la possibilità di scavalcare proprio i partenopei in classifica. Una rivincita, per lui, che ha avuto un trascorso da calciatore con la maglia azzurra.

Nel giugno del 2006, infatti, Roberto firma un quinquennale col Napoli, dopo aver raggiunto la promozione in Serie A col Catania di Pasquale Marino. Arriva accompagnato da grandi aspettative. A quei tempi, infatti, lo chiamavano “Luce”, per la sua grande visione di gioco. Al San Paolo, però, quella luce non ha mai brillato.

Il primo anno colleziona 34 presenze tra Serie B e Coppa Italia, mettendo a segno 3 reti. La stagione successiva fa  peggio: 3 presenze in Serie A, accompagnate da zero gol, e 3 presenze in Coppa Italia, condite da un gol. A gennaio del 2008 viene mandato in prestito a Brescia, in Serie B, dove conclude la stagione con 19 presenze ed un gol. A fine campionato rientra alla casa madre, facendo in tempo a disputare due partite di Intertoto con la maglia azzurra, prima di essere spedito, in prestito, all’Avellino. Con i lupi, la stagione si chiude con una retrocessione dalla Serie B alla ex Serie C1. Ritorna a Napoli, ma non viene aggregato al ritiro pre-campionato, finendo, di fatto, fuori rosa. Nell’agosto del 2010 rescinde il suo contratto con il Napoli.

Insomma, Napoli, per lui, non è stata una esperienza felice, da calciatore. Siamo certi che vorrà approfittare del “momento no” degli Azzurri per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, almeno nelle vesti di allenatore.

Luca Cerchione