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Napoli e quel piccolo salto di qualità che deve far riflettere

Arrivata subito la risposta secca e immediata della Juve e della Roma che però non devono togliere al Napoli la grandezza della sua prima mezz’ora di gioco a San Siro. Il gioco espresso dagli azzurri, in una partita così importante, dovrebbe esser registrato e distribuito a tutte le scuole calcio.

Sarri fa bene a definire la prestazione vista a Milano come “un piccolo salto di qualità” perché soffrire a San Siro per sessanta durissimi minuti combattuti in mezzo al furore milanista contro tutto e contro tutti non è impresa da poco: il Napoli di qualche tempo fa avrebbe sicuramente steccato ad un appuntamento così importante.

Ed il salto di qualità del Napoli è proprio questo: aver vinto in un campo ostico, in una partita combattuta senza rinnegarsi, ma esprimendo la propria identità senza timore.

Mezz’ora di dominio tecnico e tattico ha permesso agli uomini di Maurizio Sarri di entrare in quelle poche, pochissime squadre che hanno marchiato col fuoco lo stadio del grande Arrigo Sacchi e fa quasi sorridere che l’impresa sia stata fatta proprio da chi spesso è affiancato all’ex allenatore rossonero.

Il Napoli è stato grande per questo: veder palleggiare i vari Hamsik, Jorginho e Insigne in una ristrettissima porzione di campo, la sicurezza dei passaggi, lo spettacolo assicurato e garantito dai guizzi di genio di un inarrestabile Mertens e di un Insigne scatenato che ogniqualvolta incontra il diavolo riesce a sfoggiare classe, sicurezza e magia in campo.

Il Napoli deve continuare con questa filosofia di gioco, pensando partita dopo partita senza guadare troppo la classifica e senza farsi distrarre dai numeri anche se, proprio questi numeri, giustificano il lungo momento positivo e l’eccellente livello di calcio proposto.

Il tutto è da ricollegare ad un dato: l’imbattibilità. La squadra di Maurizio Sarri non perde da 10 giornate durante le quali ha ottenuto 7 vittorie e 3 pareggi, l’ultima sconfitta è del 29 ottobre allo Juventus Stadium. Poi nelle ultime 7 gare, ha segnato 21 gol, con una media di 3 reti ogni 90 minuti. Questo rilancio in fatto di reti ha portato l’attacco del Napoli a quota 47 in 21 giornate: è la cifra record per la storia del club di De Laurentiis.