Azzurro Sbiadito è la rubrica nella quale si raccontano le carriere di calciatori che nel Napoli non solo non hanno lasciato un segno positivo ma che, anzi, vengono ricordati soprattutto per prestazioni negative o incolori. Potenziali campioni che invece si sono rivelati degli acquisti infelici.
Domenica prossima il Napoli affronterà alla Sardegna Arena un Cagliari in crisi di risultati dopo gli exploit della prima parte di stagione (tra cui anche una vittoria in casa degli azzurri). Tra le fila della squadra sarda ci sarà ovviamente anche Luca Cigarini, una vecchia – e mai troppo amata – conoscenza proprio dei tifosi azzurri. Arrivato in pompa magna durante una campagna acquisti notevole, il centrocampista aveva ottime referenze ma non riuscì mai davvero a dare seguito agli eccellenti paragoni con un grande del recente passato come Andrea Pirlo.
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Azzurro sbiadito, episodio 8: Luca Cigarini
L’estate è quella del 2009. Dopo una straordinaria stagione con la maglia dell’Atalanta (preceduta da tanti anni ad alto livello con il Parma) Luca Cigarini è al centro del calciomercato. Si tratta di un centrocampista duttile, tecnico, capace di fare sia l’interno che il regista. Ha talento, ha il piede, sembra avere pure tantissima personalità. Il grande salto sembra dunque cosa facile da fare. Soprattutto perché Cigarini viene costantemente paragonato a Pirlo, il regista italiano per eccellenza del calcio contemporaneo.
La “necessità” di trovare un erede al Campione del Mondo 2006 fa “imporre” proprio Cigarini come indiziato principale. Il Napoli, reduce da una stagione davvero mediocre, vuole ripartire subito. E quale miglior modo per farlo se non acquistando il calciatore più chiacchierato di tutti.
Il Professore – così come l’aveva chiamato il suo ex allenatore Cesare Prandelli – viene così preso dal Napoli per 11 milioni di euro (di cui 4,8 + Garics all’Atalanta e 5,5 al Parma). Si tratta di un colpo che – insieme a quelli di Quagliarella e Zuniga – sarà considerato come uno dei migliori del Napoli e, in generale, di tutto il calciomercato estivo di quell’anno.
Cigarini e una stagione sotto le aspettative
Sfortunatamente, il rendimento di Cigarini al Napoli sarà estremamente povero per svariate ragioni. Inizialmente con Donadoni trova poco spazio nonostante dovesse teoricamente essere il regista titolare, peraltro tanto atteso in quel di Napoli. Successivamente, con l’avvento di Mazzarri, il ragazzo trova qualche presenza in più ma non la giusta continuità. Il tecnico toscano gli preferisce infatti il dinamismo di Gargano e Pazienza, che posseggono meno qualità ma più corsa. E che, dunque, assecondano meglio le esigenze del tecnico.
Cigarini giocherà in totale 28 partite di campionato, di cui soltanto 11 dal primo minuto. Segnerà due gol, in verità molto belli. Il primo resta, di fatto, uno dei più incredibili nella storia recente del Napoli, ovvero la botta di sinistro al volo che riapre nel finale la rocambolesca gara con il Milan, pareggiata 2-2 da 0-2 in pieno recupero. Il secondo arriva su punizione, a Livorno, con un giocatore di movimento in porta (il portiere era stato espulso, a cambi finiti, proprio in occasione del conseguimento del calcio piazzato).
La stagione 2009/2010 sarà la prima e ultima per Cigarini con la maglia del Napoli, ritrovato poi molto spesso come avversario. Nell’annata successiva viene mandato in prestito al Siviglia, poi torna in Italia per legarsi nuovamente all’Atalanta per svariati anni. Nel 2016 gioca per la Sampdoria, mentre dal 2017 veste la maglia del Cagliari. Anche in virtù della squalifica di Nainggolan, il ragazzo dovrebbe avere il posto assicurato per la prossima gara. Contro una squadra e una piazza che speravano in un apporto maggiore da parte sua. E, forse, pure contro un paragone decisamente troppo pesante da gestire.
AZZURRO SBIADITO, EPISODIO 7: IGNACIO FIDELEFF
Claudio Agave
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